VIVARELLI, Alberto
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- VIVARELLI, Alberto
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Alessandria
- Data di nascita
- 1867
- Luogo di morte
- Galluzzo
Biografia / Storia
- Nasce ad Alessandria nel 1867 da Gaspero e Teresa Buricotti, calzolaio. Trasferitosi a Galluzzo (FI), si avvicina all’anarchismo all’inizio degli anni Novanta. Affascinato dal gesto di Sante Caserio, con Narciso Guicciarelli, stampa nell’agosto 1894 il manifesto commemorativo È un anno. Anche l’anno seguente in concomitanza con la stessa data stampa il manifesto XX Settembre 1870-’95, distribuito clandestinamente. Cerca di costituire un gruppo anarchico a Galluzzo e frequenta compagni di fede quali Pietro Discari, Alfredo Gasparri, Pilade Pini, Fortunato Brancaloni, Teresa Ballerini, Vitaliano Balena ed altri di Firenze. Con l’inizio del grande sciopero delle trecciaiole del maggio 1896, V., assieme ad altri aderenti alla “setta anarchica cercò di sobillare ed eccitare le scioperanti alla resistenza” per le quali stampa il manifesto Operai e Operaie! dove si invita alla “Rivoluzione sociale”. Arrestato alla fine di maggio con numerosi altri anarchici (Adolfo Tani, Ubaldo Salvestrini, Camillo Andreini, Amedeo Lazzeri, Giovanni Fanfani, Achille Bensi, Silvio Guerrazzi) viene condannato con processo per direttissima il 1° giugno a nove mesi di carcere. Amnistiato il 24 ottobre, viene tenuto costantemente sotto controllo di polizia, che gli sequestra più volte La Questione Sociale di Paterson. Terminato il grande sciopero alla fine del 1897, il 3 agosto dell’anno seguente è arrestato assieme ad altri “pel delitto di cui all’art. 248 C.P.”. Perseguitato, viene per lo stesso reato nuovamente arrestato nella notte fra il 12 ed il 13 settembre. Allontanatosi dall’attività militante, mantiene contatti con gli anarchici fiorentini e ancora l’anno precedente la sua morte, il Prefetto segnala che V. “dimora tuttora nel Comune del Galluzzo (Firenze) e conserva le sue idee”. Muore a Firenze nel 1927. (A. Ciampi)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio dello Stato - Firenze, Pubblica sicurezza (1896), f. 39 “Sciopero delle Trecciaiole”.
Bibliografia: A. Ciampi, La paglia da cappello in Val di Pesa, S.Casciano V.P. 2001.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Gaspero e Teresa Buricotti,
Bibliografia
- 2004