VILLA, Guido

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
VILLA, Guido

Date di esistenza

Luogo di nascita
Milano
Data di nascita
May 23 1892
Luogo di morte
Milano

Biografia / Storia

Nasce a Milano il 23 maggio 1892 da Felice e Maria Taverna, fattorino, commesso viaggiatore. Afflitto da una grave malformazione fisica vive a Milano, dove lavora come fattorino; nel luglio del 1919 insieme a Bruno Filippi e ad Aldo Perego costituisce un gruppo terroristico che si riunisce nella sua abitazione, una soffitta di via Macchi. Il 7 settembre il gruppo compie un attentato in galleria Vittorio Emanuele contro il ristorante Biffi, ritrovo della borghesia milanese, nell’attentato perde la vita lo stesso Filippi. V. viene immediatamente arrestato e interrogato finisce per ammettere le proprie responsabilità e quelle dei compagni. Il 13 luglio 1920 al processo rivendica le proprie idee dichiarando di aver tentato “a mezzo d’esplosioni di bombe, di far scoppiare una sommossa popolare che - estendendosi - distruggesse l’odierno regime borghese” viene condannato a dieci anni di reclusione e due di vigilanza speciale. Liberato il 10 dicembre 1926, viene sospettato insieme ad Amos Pagani, Amleto Calura e Ottorino Calvi di aver progettato un attentato contro Mussolini. In data 1 giugno 1927 è assegnato al confino per cinque anni. È ad Ustica e poi a Ponza. Il 13 aprile 1932 torna a Milano, ma, tenuto sotto stretto controllo dalla polizia che lo ritiene “capace di commettere atti inconsulti”, viene immediatamente inquisito per aver “espresso il proposito di riparare all’estero e di ritornare poi in Italia per attentare alla vita di S.E. il Capo del Governo”. In data 26 aprile 1932 viene assegnato al confino per altri cinque anni. A Ponza viene arrestato e denunciato in dicembre per contravvenzione agli obblighi del confino e condannato a tre mesi di arresto. Nel marzo 1935 viene infine rimpatriato a Milano e diffidato. Negli anni successivi lavora come commesso viaggiatore prima per il Dizionario enciclopedico moderno poi per la casa editrice Sonzogno, continua ad essere sorvegliato ma non dà più luogo a rilievi. Muore a Milano il 26 agosto 1943. (M. De Agostini)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; «Umanità nova», 14 lug. 1920.

Bibliografia: G. Mariani, Memorie di un ex terrorista, Torino 1953; V. Mantovani, Mazurka blu. La strage del Diana, Milano 1979 (Pescara 2002), ad indicem.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Felice e Maria Taverna

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

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