VIGNATI, Giovanni
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- VIGNATI, Giovanni
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Milano
- Data di nascita
- June 8 1880
- Luogo di morte
- Middlesex
Biografia / Storia
- Nasce a Milano l’8 giugno 1880 da Giovanni e Adelaide Cipolla, calzolaio. Detto Basletin o Nasun, con istruzione elementare, nel 1897 viene fermato la prima volta perché intento ad affiggere manifesti anarchici, ma è poi assolto per inesistenza di reato. È uno dei militanti che fungono da punti di ricezione della stampa libertaria, nazionale e internazionale. Tra il 1898 e il 1900 gli vengono sequestrati pacchi de «La Questione sociale» di Paterson, de «L’Avvenire» di Buenos Aires e de «L’Avvenire sociale» di Messina. Processato più volte ottiene sempre il non luogo a procedere per insufficienza di indizi. Fa parte del gruppo che nel gennaio 1900, in una riunione clandestina, progetta la pubblicazione di un periodico e decide di ricostituire il movimento milanese in gruppi rionali. Quando il 14 aprile 1902 esce «Il Grido della folla» ne è il primo gerente. L’accanimento del procuratore Cisotti nei confronti del nuovo giornale è tale che ai sequestri si succedono le incriminazioni. Agli inizi del 1903 V. lascia l’Italia alla volta di Parigi, dove si ferma alcuni mesi e poi, nel giugno, si trasferisce a Londra presso Enrico Carrara. Appena in tempo per evitare una lunga serie di condanne in contumacia e di mandati di cattura. V. infatti colleziona 5 condanne per reati di stampa (a 9 mesi, a 6 mesi, a 7 mesi e 15 giorni, a 15 mesi, a 4 anni e 4 mesi) e ben 8 mandati di cattura, compresi gli arresti sussidiari per non aver pagato le multe. Tra l’agosto il novembre 1904 gli effetti delle condanne vengono dichiarati cessati e i mandati di cattura revocati. V. tuttavia non ritorna in Italia, ma risulta svolgere attiva propaganda anarchica nella capitale britannica. Nel 1909 si trasferisce a Parigi, lavora sempre come calzolaio e frequenta le riunioni anarchiche del XVIIIème. Tornato a Londra nel 1911 fa parte del Gruppo anarchico italiano di Charlotte Street. Tra il 1912 e il 1914 fa spesso la spola tra Londra e Parigi, cambiando più volte residenza, ma rientrando in Gran Bretagna dopo lo scoppio del conflitto. Curiosamente, mentre l’Ufficio Politico di Scotland Yard consiglia nell’aprile 1918 di incorporarlo in un Reggimento inglese e di inviarlo in Mesopotamia dove non avrebbe potuto creare problemi per le sue convinzioni antimilitariste, una nota della Prefettura di Milano del luglio lo dà arrestato a Torino per furto qualificato e per renitenza alla leva prima sotto il falso nome di Casimiro Restelli, poi, dopo una fuga, sotto quello di Ernesto Toraldo. Difficile districare la matassa. Infatti nel maggio 1926 il Consolato d’Italia a Londra comunica che Giovanni o John Vignati, calzolaio, trasferitosi a Londra nel 1911 era morto nell’Ospedale del Middlesex il 29 dicembre 1921. (M. Antonioli)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Bibliografia: Epifane [E. Molinari[ e Ireos [N. Giacomelli], Un triste caso di libellismo anarchico (Risposta ad un turpe libello di Paolo Schicchi), Milano 1909.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Giovanni e Adelaide Cipolla
Bibliografia
- 2004