VENÈ, Ugo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- VENÈ, Ugo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Carrara
- Data di nascita
- October 9 1870
- Luogo di morte
- Carrara
Biografia / Storia
- Nasce a Carrara (MS) il 9 ottobre 1870 da Luigi e Anna Perosini, modellatore. Secondo la Prefettura di Massa, V.“discreta fama riscuote nell’opinione pubblica, è di carattere piuttosto serio, di mediocre educazione, alquanto intelligente e di pochissima coltura” avendo frequentato la terza classe elementare. V. aderisce in giovane età alla “setta anarchica”, nella quale esercita una “certa influenza” circoscritta però alla sola zona di Carrara e determinata dall’attaccamento che dimostra alle idee che professa. L’opera di propaganda libertaria di V. si concretizza soprattutto fra gli operai degli studi di scultura che frequenta per lavoro. Secondo l’apparato informativo della questura di Massa intorno al 1896 V. fa parte di un “comitato segreto della setta degli anarchici di Carrara” e partecipa a tutte le manifestazioni del movimento. Sul finire del novembre dello stesso anno è arrestato nella sua città natale con l’accusa di “associazione a delinquere e di esplosione di una bomba in data 19 novembre”. Accusa dalla quale è prosciolto pochi mesi più tardi con la sentenza della Corte d’appello di Casale Monferrato. Negli anni a cavallo dei due secoli V. si sposta sovente per lavoro in diverse località della penisola e all’estero. È costantemente vigilato dalle autorità che lo ritengono sempre “anarchico influente”, tanto da schedarlo come “pericoloso” nel 1911. Nel 1913 è membro dell’esecutivo della CdL di Carrara e fa parte del Fascio Anarchico di Carrara, fondato nel gennaio 1912 da Alberto Meschi. Nel mese di ottobre del 1915 organizza una pubblica protesta in difesa dei suoi compagni, Armando Pardini e Pio Coloretti, vittime di un ingiusto provvedimento di polizia, l’azione di V. in difesa degli imputati trova anche spazio sulle colonne de «L'Avvenire anarchico». Nel 1921 aderisce al gruppo anarchico Germinal. “Dall’avvento al potere del PNF” V. si allontana dall’attivismo politico ma, pur non essendo più ritenuto pericoloso per le istituzioni statali, viene costantemente vigiliato fino al giorno della sua morte, che avviene a Carrara il 9 settembre 1930. (A. Mameli – I. Rossi)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio dello Stato - Massa, Questura, sovversivi deceduti, b. 60, f. 23, ad nomen; ivi, Pubblica sicurezza Carrara, Ass. politiche disciolte, b. 69; «L’Eco del Carrione», 1° mar. e n. 62, 22 apr. 1898.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Luigi e Anna Perosini
Bibliografia
- 2004