​TROTTI, Carlo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​TROTTI, Carlo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Gallarate
Data di nascita
November 4 1870
Luogo di morte
Milano

Biografia / Storia

Nasce a Gallarate il 4 novembre 1870 da Giovanni e Teresa Airoldi, soprannominato Biscella (che in milanese significa ricciolino). Frequenta fino alla 4a elementare e diventa poi panettiere. Nel 1890 risiede per quattro mesi a Lugano sempre esercitando il mestiere di panettiere. “Affiliato alla setta anarchica” dal 1892, si dedica alla propaganda anarchica soprattutto tra i lavoranti panettieri e cura la diffusione di opuscoli libertari. Nell’ottobre del 1892, sorpreso a cantare “l’inno della setta, avente il ritornello ‘Viva l’anarchia, morte al Papa ed al Re’” (si tratta dell’Inno dei lavoratori, riportato da S. Catanuto e da F. Schirone, Il canto anarchico in Italia, Milano, Zero in condotta, 2001, p. 91, e tratto da un documento di Questura del 1894, ma che evidentemente era già cantato nel 1892), viene condannato ad un mese. Nel novembre 1894 è assegnato per un anno al domicilio coatto. Nel maggio 1898 è accusato di aver partecipato ai moti milanesi e deferito al Tribunale di guerra che lo condanna a due anni di reclusione e altrettanti di vigilanza speciale. In seguito all’indulto del giugno 1899, T. ottiene una riduzione della pena di 4 mesi e può lasciare il reclusorio di Finalborgo nel gennaio 1900. Agli inizi del secolo frequenta ancora gli ambienti libertari (viene imputato, ma poi assolto, di diffusione di stampati anarchici), ma pare sempre più dedito al vino. Nel 1903 viene tratto in arresto per oltraggio agli agenti, nel 1909 per minacce al suo principale. Considerato sempre “ligio alle teorie anarchiche”, T., incarcerato tra l’altro per appropriazione indebita”, vive ormai di lavori saltuari e alloggia spesso al Ricovero notturno. Nel maggio 1913, durante lo sciopero dei metallurgici milanesi guidati dall’Unione Sindacale, è arrestato per violenza agli agenti e si procura una nuova condanna a 3 mesi e 15 giorni. Negli anni successivi continua ad avere guai con la giustizia per piccoli reati, estranei alla lotta politica. Muore a Milano il 13 aprile 1923. (M. Antonioli) 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Giovanni e Teresa Airoldi

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

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