TRAVAGLIO, Enrico
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- TRAVAGLIO, Enrico
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Monza
- Data di nascita
- September 2 1876
- Luogo di morte
- San Francisco
Biografia / Storia
- Nasce a Monza (MI) il 2 settembre 1876 da Giovanni e Giuseppina Alberti, giornalista. Risiede a Milano con famiglia, ma di lui la polizia inizia ad interessarsi solo all’inizio del Novecento, dopo l’attentato al presidente McKinley. Emigrato negli Stati Uniti sul finire del secolo, nel marzo 1900 T. dà vita a San Francisco, insieme con Cesare Crespi, a «La Protesta umana», una rivista di natura teorica e letteraria vicina alle posizioni antiorganizzatrici di Giuseppe Ciancabilla. Cessata dopo pochi numeri la pubblicazione del periodico, T. tenta - in accordo con Ciancabilla - di trasformare «La Protesta umana» in supplemento letterario e sociologico de «L’Aurora», ma il progetto fallisce probabilmente per mancanza di mezzi. Agli inizi del 1901 si trasferisce a Spring Valley (Ill.), dove Ciancabilla ha portato la redazione de «L’Aurora», per ridare corpo all’iniziativa, anche questa volta senza successo. Arrestato il 7 settembre a Chicago dopo l’uccisione di McKinley, viene però in breve liberato e nel febbraio fonda con Ciancabilla una nuova rivista di “Scienze Sociali, Arte e Letteratura” anch’essa intitolata «La Protesta umana». Nel 1903 il giornale e i due editori si trasferiscono a San Francisco, ma le pubblicazioni de «La Protesta umana» si arrestano all’indomani della morte di Ciancabilla (16 sett. 1904). Secondo la polizia nel 1905 T. avrebbe pubblicato, sempre a San Francisco, un “manifesto anarchico dal titolo ‘29 luglio’” inneggiante al regicidio. Sempre nel 1905 viene riferito che, in vista di un possibile viaggio della Regina Madre negli USA, T. avrebbe manifestato l’idea di “imitare Bresci”, ritenendo da un lato di non avere più di un anno di vita, dall’altro di sentirsi malvisto dai compagni dopo la morte di Ciancabilla. Nonostante le disposizioni di vigilanza del Ministero, dal 1906 le autorità consolari non hanno più suo notizie e dal 1911 è dato come irreperibile. I tentativi di ricerca si ripetono anno dopo anno senza risultati e nel 1933 viene inserito nello schedario dei sovversivi considerati attentatori. Nel 1939 vengono nuovamente diramate circolari di ricerca e la sua scheda è aggiornata fino alla fine del 1941. Muore a S. Francisco nel luglio 1968. (M. Antonioli)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Bibliografia: L. Bettini, Bibliografia dell’anarchismo, vol. 1 t. 2. Periodici e numeri unici anarchici in lingua italiana pubblicati all’estero (1872-1971), Firenze 1976, ad indicem.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Giovanni e Giuseppina Alberti
Bibliografia
- 2004