TOSI, Muzio
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- TOSI, Muzio
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Massa Marittima
- Data di nascita
- July 19 1903
- Luogo di morte
- Torino
Biografia / Storia
- Nasce a Massa Marittima (GR) il 19 luglio 1903 da Atto e Artemisia Pedani, operaio. Nel 1907 segue la famiglia a Piombino e negli anni successivi dimostra, nelle agitazioni operaie, di essere “elemento d’azione e capace di scendere in piazza e prendere parte a turbamenti dell’ordine pubblico”. Nel 1924 si trasferisce a Torino e nel 1925 invia una sottoscrizione al settimanale «Fede!», insieme al fratello Vindice, a Dario Franci, a Mario Carpini e a Tillo Ticciati. Nel 1930 fa parte del gruppo anarchico della “barriera di Milano”, insieme a Settimo Guerrieri, Arduino D’Angina, Dante Armanetti, Nuzio e Cornelio Giacomelli. Collegati ad alcuni anarchici italiani, esuli nella regione rodaniano-lionese, T. viene arrestato il 10 febbraio 1931 e assegnato al confino per due anni. Per Guerrieri ci sono cinque anni da passare alle isole e per D’Angina tre anni, mentre Mario Carpini e Cornelio Giacomelli sono ammoniti e Vindice Tosi, Michele Guasco, Eugenio Martinelli e Michele Candela sono diffidati. Il 14 marzo T. viene schedato dalla Prefettura di Torino e il 10 luglio è tradotto a Ponza. Il 3 settembre viene denunciato per manifestazione sediziosa e contravvenzione agli obblighi del domicilio coatto e il 13 settembre è rinchiuso nelle carceri di Napoli, per essere condannato a quattro mesi di arresti, che sconta a Poggioreale. Il 4 gennaio 1932 è di nuovo a Ponza, ma il primo agosto viene arrestato per infrazione delle norme del confino. Condannato a 500 lire di ammenda, beneficia dell’“amnistia del decennale” e torna a Torino il 13 novembre . Nel maggio 1937 riesce ad eludere la vigilanza ed espatria clandestinamente in Francia, da dove si porta in Spagna, insieme a Cornelio Giacomelli, Bruno Tosarelli, Edoardo Andredi e Vittorio Marchi. Arruolatosi nelle formazioni antifranchiste, collabora anche – a quanto sembra – a «Guerra di classe» di Barcellona, il giornale redatto – dopo la morte di Berneri – da Aldo Aguzzi e Domenico Ludovici. Nella penisola iberica T. rimane sino alla fine del 1938, poi, insieme a Adela, una militante della cnt, che è diventata sua moglie, rientra in Francia e viene internato nel campo di Argelès-sur-Mer, dove aderisce al gruppo anarchico “Libertà o morte”. Evaso dall’inferno di Argelès, giunge a Tolosa, dove entra nel “maquis” e si batte contro i nazisti. Nel 1946 torna a Torino, dove riprende il suo posto nel movimento libertario, partecipando alle lotte operaie, che hanno luogo nella città. Il 13 settembre 1990 si spegne nel capoluogo piemontese. (F. Bucci – R. Bugiani – R. Quiriconi)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Muzio Tosi, «L’Internazionale», n. 3, mag.-giu.1991, p.7.
Bibliografia: F. Giulietti, I gruppi anarchici “Barriera di Nizza” e “Barriera di Milano” nella rete della polizia fascista, Torino, 1930, «Rivista storica dell'anarchismo», lug.-dic. 1997, pp. 66-67; F. Bucci, et al., Gli antifascisti grossetani nella Guerra civile spagnola, Follonica 2000, pp. 63 e 225-232.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Atto e Artemisia Pedani
Bibliografia
- 2004