STRANEO, Giovanni

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
STRANEO, Giovanni

Date di esistenza

Luogo di nascita
Alessandria
Data di nascita
January 12 1870

Biografia / Storia

Nasce ad Alessandria il 12 gennaio 1870 da Pietro e Rosa Toccanetti. Fabbro ferraio, i suoi studi si limitano alle prime classi elementari. Aderisce dapprima al Partito socialista. Il matrimonio con Angela Mantelli, fruttivendola, e la frequentazione dei cognati Agostino e Camillo, entrambi anarchici, lo avvicinano al movimento libertario. Nonostante non risulti avere contatti al di fuori dell’ambiente alessandrino, il suo nome viene rinvenuto, durante una perquisizione nel 1897, nelle carte di Errico Malatesta. Nel 1900 S. si trasferisce Milano e trova lavoro presso lo stabilimento Elvetica. Collabora al «Combattiamo» di Genova, uscito nella prima metà dello stesso anno. È su proposta di S. che, nell’ottobre 1901, viene invitato a Milano Giovanni Gavilli per illustrare, in un pubblico comizio, le finalità dell’anarchia. Quando, nel 1902, prende corpo l’idea di dare vita ad un periodico anarchico, «Il Grido della folla», di cui sarà anche amministratore per breve tempo, S. è tra i più convinti sostenitori dell’iniziativa. Nel maggio 1903 viene arrestato, insieme con altri 15 anarchici, per resistenza alla forza pubblica, dopo l’annuale commemorazione delle vittime del ’98 a Musocco. Attivo all’interno della Lega Fabbri Ferrai, interviene spesso polemicamente alle riunioni alla CdL e altrettanto polemicamente sulle colonne de «Il Metallurgico», l’organo della FIOM. Legato a Giovanni Gavilli, si schiera dalla parte di questi nell’aspro scontro che porta il gruppo Molinari, Giacomelli, Ricciotti Longhi, Manfredi ad abbandonare «Il Grido della folla» e a fondare «La Protesta umana». Nel 1907 diventa segretario della Lega Fabbri Ferrai aderente alla FIOM, dimostrando un notevole ascendente tra gli appartenenti alla categoria. Nel 1909 apre una propria bottega da fabbro. Viene descritto dalla polizia come “fanatico delle teorie anarchiche” e assiduo frequentatore delle riunioni indette dagli anarchici cittadini. Tuttavia, a partire dal 1911 la sua condotta viene segnalata come “regolare” e progressivamente estranea al movimento libertario, anche se nel 1917 figura ancora tra i sottoscrittori di «Cronaca libertaria» e nel 1920 di «Umanità nova». S’ignorano data e luogo di morte. (M. Antonioli)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen. Archivio dello Stato - Milano, Gabinetto di Prefettura, Anarchici.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Pietro e Rosa Toccanetti

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

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