STRAMUCCI, Giulio
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- STRAMUCCI, Giulio
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Roma
- Data di nascita
- October 13 1900
- Luogo di morte
- Roma
Biografia / Storia
- Nasce a Roma il 13 ottobre 1900 da Pio e Maria Pischi, falegname. Si avvicina al movimento anarchico già nell’immediato dopoguerra. Nel dicembre del 1927 è arrestato per attività antifascista e confinato a Lipari per tre anni. Durante il confino è arrestato per oltraggio, ma viene assolto per inesistenza di reato. Pur essendo prosciolto nel febbraio del 1930 “dichiara con alterigia e cinismo di essere sempre anarchico e di non essere grato per l’atto di clemenza non richiesto” sicché finisce di scontare integralmente la sua pena a Ponza. Rientrato a Roma agli inizi del 1931 prende subito contatto con i compagni per metterli al corrente delle misere condizioni di vita del confino e della lotta condotta dai confinati di Ponza contro la riduzione del sussidio da 10 a 5 lire nel dicembre del 1930. Qui 150 confinati, in maggioranza comunisti, rifiutarono la cosidetta “mazzetta” dimezzata, attuarono lo sciopero collettivo della fame e, contravvenendo gravemente agli obblighi del confino si astennero dal rispondere agli appelli quotidiani. Cerca anche di raccogliere dei fondi per prestare aiuto ai confinati, ma nel febbraio del 1931 viene sottoposto a biennio di ammonizione. Non finisce di scontare l’ammonizione che è subito sottoposto a confino, prima a Lipari, poi a Ventotene e successivamente a Ponza per un periodo di 5 anni. La rigidità del regime di confino nell’isola del golfo di Gaeta porta a frequenti rivolte, famosa quella dell’estate del 1934 per gli approvvigionamenti di carne; S. viene denunciato per aver partecipato ad una di queste proteste collettive, e con sentenza del 20 luglio 1935 è condannato a scontare una pena di 14 mesi nelle carceri di Napoli. Il 27 aprile 1936 fa rientro a Ponza. Liberato nel maggio 1937, torna a Roma. Verso la fine del giugno 1938, in previsione della venuta di Hitler è fermato arrestato e rimesso in libertà pochi giorni dopo. Nel luglio 1940 è internato a Ventotene da dove viene liberato nell’agosto 1943. Fa rientro a Roma. Nella capitale è impegnato nella ricostruzione dei gruppi anarchici, ma la cattiva salute lo allontanano dalla militanza attiva. Muore a Roma l’8 ottobre 1970, ricordato dai suoi compagni “per la modestia e la costante attività di militante”. (I. Del Biondo)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Bibliografia: Antifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma 1988-1995, ad nomen; A. Dal Pont, I lager di Mussolini, Milano 1975, p. 58.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Pio e Maria Pischi
Bibliografia
- 2004