STINCARDINI, Carlo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
STINCARDINI, Carlo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Castel del Piano
Data di nascita
September 27 1869

Biografia / Storia

Nasce a Castel del Piano, frazione del comune di Perugia, il 27 settembre 1869 da Angelo e Maria Ragni, calzolaio. Abbraccia gli ideali libertari all’età di sedici anni grazie all’influenza di Cesare Stazi, nella cui bottega lavora come apprendista. Quando questi - separandosi dai socialisti legalitari - promuove la costituzione del Circolo anarchico perugino Carlo Cafiero (marzo 1888), S. lo coadiuva con entusiasmo, divenendo ben presto un tenace animatore del gruppo. Nel settembre 1889 e nel gennaio 1893 è arrestato e processato, insieme ad altri libertari del capoluogo umbro, per fabbricazione e spaccio di moneta falsa (espediente utilizzato per finanziarsi e per sostenere le vittime della repressione). Schedato come “temibile gregario”, si distingue come instancabile propagandista tra la classe operaia. Denunciato per apologia di Sante Caserio, nel settembre 1894 viene deferito alla commissione provinciale per l’assegnazione a domicilio coatto, la quale gli infligge due anni. Arrestato e trattenuto in carcere per oltre quattro mesi, nel gennaio 1895 viene assegnato e tradotto a Port’Ercole. Le sue richieste di revisione del provvedimento restrittivo (alcune lettere indirizzate al prefetto di Perugia) risultano vane: nell’ottobre del 1895 è trasferito a Ustica. Liberato nel settembre 1896, subisce altre lievi condanne. Fiduciario e corrispondente de «La vita operaia» di Ancona nel 1906-07, nel marzo 1908 partecipa ai lavori del convegno anarchico umbro di Foligno. Nel 1910 gli viene sequestrato il numero unico «L’azione diretta», attraverso il quale gli anarchici perugini propagandano l’astensionismo in occasione delle elezioni amministrative. In rapporto con l’anconetano Alberico Angelozzi, nel 1911 viene indicato come corrispondente del «Germinal». Interviene ai congressi degli anarchici umbro-marchigiani tenutisi a Fabriano nel febbraio 1913 (intervenendo con un discorso sull’antiparlamentarismo) e nel maggio 1914. Il 1 maggio 1915 viene denunciato per la diffusione de «Il pensiero libertario» e per apologia di reato. Se nel periodo bellico non esplica attività significativa, nel luglio 1919 è tra i principali agitatori nelle lotte per il caroviveri e nel 1920 è corrispondente dell’«Umanità nova». Costantemente vigilato dalla polizia, dopo l’avvento del fascismo riduce notevolmente la sua attività pur conservando i suoi convincimenti. Benché in età avanzata, nel 1945 partecipa alla ricostituzione del gruppo anarchico perugino (FAI) che nell’ottobre del 1946 pubblica il numero unico «La libertà», del quale S. è il gerente. Sorvegliato fino al 1946, muore nel 1952. (E. Francescangeli)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio dello Stato - Perugia, Questura, Schedati, ad nomen; Archivio Bistoni, ad nomen; Quelli che ci lasciano. Carlo Stincardini, «Umanità nova», 19 ott. 1952.

Bibliografia: L. Bettini, Bibliografia dell’anarchismo, vol. 1 t. 1. Periodici e numeri unici anarchici in lingua italiana pubblicati in Italia (1872-1971), Firenze 1972, ad indicem; U. Bistoni, Origini del movimento operaio nel Perugino, Perugia 1982; F. Bozzi, Storia del Partito Socialista in Umbria, Ellera Umbra 1996.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Angelo e Maria Ragni

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

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