SOPRANI, Ulisse
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- SOPRANI, Ulisse
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Forlì
- Data di nascita
- April 15 1899
- Luogo di morte
- Roma
Biografia / Storia
- Nasce a Forlì il 15 aprile 1899, da Giovanni Andrea e Amalia Gambi, calzolaio, poi caffettiere. Frequenta solo in parte le scuole elementari. Aderisce in gioventù al movimento libertario, forse sotto l’influenza dell’ambiente familiare. Appartiene a una famiglia di anarchici: tali sono sicuramente il fratello Michele (n. 1892) e le sorelle Elvira (1894-1964) e Ermelinda (n. 1896). Allorché quest’ultima, di professione tipografa, muore precocemente l’8 gennaio 1924 all’Ospedale di Forlì, i compagni della città romagnola pubblicano un commosso necrologio su «Pensiero e Volontà», lamentando che “il vuoto lasciato dalla sua perdita è immenso poiché grande era la parte che essa prendeva alla propaganda per il trionfo delle nobili idealità libertarie” e alle loro condoglianze si associa in modo significativo la redazione della rivista romana diretta da Malatesta “che conosceva il valore della povera Ermelinda”. Probabilmente anarchico è anche il fratello maggiore Pasquino (1890-1943), conosciuto con il nome Pasquale, anche se la scarsa documentazione non consente di stabilirlo con certezza. Lettore assiduo di giornali e opuscoli anarchici, il giovane Ulisse è un attivo militante nel primo dopoguerra, durante il Biennio rosso e nel successivo periodo che vede l’affermarsi del fascismo. Anche dopo il 1923 riceve e diffonde tra i compagni il settimanale «Fede!» e altre stampe sovversive, non celando le proprie idee e anzi manifestandole con spavalderia. Più volte viene fermato per ragioni di ordine pubblico e subisce varie perquisizioni domiciliari. Il 25 novembre 1926 è arrestato e il successivo 30 novembre la Commissione Provinciale lo condanna al confino per quattro anni. È inviato prima a Lampedusa, poi nell’aprile 1927 a Ustica e infine nel luglio 1928 a Ponza. Liberato dal confino nei primi mesi del 1930, rientra a Forlì andando ad abitare presso il cognato, l’anarchico Cesare Magri (che ha sposato in seconde nozze Elvira Soprani), e riprendendo il suo lavoro di calzolaio. Pur non svolgendo attività politica, conserva le proprie idee. Il 19 settembre 1935 si sposa con Olga Zaccaria, proprietaria di un caffè, che egli gestirà poi insieme alla moglie. Nell’immediato secondo dopoguerra è tra i più attivi militanti anarchici di Forlì. A nome del Gruppo “Pietro Gori”, tra l’altro, firma il comunicato di allontanamento di Galba Giusti dal movimento anarchico («L’Aurora», 1° mag. 1946). Nell’aprile 1951 si trasferisce a Cervia (Ra), dove risulta poi sempre residente. Muore a Roma il 30 aprile 1993. (G. Landi - T. Marabini)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Soprani Michele, ivi, ad nomen; ivi, Confinati politici, ad nomen; Lutto anarchico, «Pensiero e volontà»,15 gen. 1924.
Bibliografia: U. Tommasini, L’anarchico triestino, a cura di C. Venza, Milano 1984.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Giovanni Andrea e Amalia Gambi
Bibliografia
- 2004