SOLIMINE (SOLIMENE), Giovanni
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- SOLIMINE (SOLIMENE), Giovanni
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Bisaccia
- Data di nascita
- January 20 1890
Biografia / Storia
- Nasce a Bisaccia (AV) il 20 gennaio 1890 da Giuseppe e Maria Vigorita, sarto. Conosciuto come Giovanni Solimini o Solemini. Il babbo fa il calzolaio, la mamma la casalinga. Attivo politicamente a Bisaccia sin dalla più giovane età, S. professa idee socialiste, ma non si iscrive a nessuna organizzazione politica e tiene “buona condotta” fino a quando, verso il 1907, emigra negli USA, insieme ai fratelli Antonio, di lui maggiore di quattro anni, Leonardo e Serafina Maria Vincenza, tutti socialisti. Stabilitosi a Cincinnati (Ohio), abbraccia subito le idee anarchiche e si lega alla tendenza antiorganizzatrice, che, dopo la morte di Giuseppe Ciancabilla, ha il maggiore esponente in Luigi Galleani, il redattore del periodico settimanale «Cronaca sovversiva» di Barre. In seguito conosce a Cincinnati Costantino Zonchello e lo porta nel movimento anarchico, presentandolo quindi a Galleani, di cui Zonchello sarà attivo e validissimo collaboratore e “sostituto” alla «Cronaca sovversiva». Nel novembre 1912 S. invia al giornale «Era nuova» di New York il resoconto di una conferenza tenuta a Cincinnati da Galleani (su invito suo e di altri anarchici) e nel 1913 si trasferisce a New York per raccogliere, tra i compagni, dei fondi per la campagna di liberazione del soldato anarchico Augusto Masetti, imprigionato per aver sparato a un colonnello in segno di protesta contro la campagna coloniale di Libia. Descritto dal console di New York come persona di statura bassa, dagli occhi neri, dalla testa rotonda, che “veste civilmente”, S. torna in Italia nella primavera del 1914, come riferisce d’urgenza la Prefettura di Avellino al Ministero dell’Interno, informando i superiori che i carabinieri di Bisaccia hanno ricevuto l’ordine di esercitare su di lui “la massima vigilanza”, “segnalando ogni eventuale partenza da quel Comune”, ed accertando “se faccia propaganda sovversiva”. La sua permanenza in Italia dura poche settimane, perché nel luglio 1914 S. è di nuovo a Cincinnati, dove rimane fino al 1928, quando parte per la Francia, insieme all’anarchico Emilio Coda, per convincere Raffaele Schiavina a tornare negli U.S.A. ad occuparsi della redazione del settimanale «L’Adunata dei refrattari». Ricordando la lunghissima amicizia tra Zonchello e S., durata per tutta la vita, Raffaele Schiavina ha scritto che S. era “uno di quegli uomini rari che lasciano in chi li avvicina ricordi e sentimenti indelebili”. Convinto Schiavina dell’opportunità di partire per l’America settentrionale, S. resta per qualche tempo in Francia e il 7 agosto 1930 viene incluso dalla Prefettura di Avellino nell’“Elenco dei sovversivi emigrati all’estero o irreperibili”, insieme ai compagni di fede Raffaele Cusato, Ester D’Acierno, Antonio De Marco, Antonio Solimene e altri. Il 10 dicembre una sua foto viene riprodotta in dieci copie dalla Scuola superiore di polizia per motivi di pubblica sicurezza e il 15 ottobre 1931 il capo della polizia fascista telegrafa ai prefetti del Regno e al questore di Roma che un anarchico individualista avrebbe ricevuto a Parigi 1500 lire dal Comitato dell’Unione anarchica italiana “scopo commettere attentato stop Detto anarchico sembra doversi identificare con Solemine Giovanni di Giuseppe et Vigorita Maria nato Bisaccia (Avellino) 20.1.1890, sarto, iscritto bollettino ricerche fotografia 151 scheda 5345 del 4.7.31 et rubrica frontiera 4293 per perquisizione et segnalazione stop Pregasi disporre urgenti diligenti indagini avvertendo che informatore comunica che predetto troverebbesi di già a Roma stop Speciale raccomandazione rivolgesi questore Roma stop Il Solemini potrebbe aver assunto nome Solimene Giovanni et potrebbe essere munito passaporto falso aut estero…” Il 19 ottobre il Ministero degli affari esteri informa il capo della polizia che S. ha lasciato Parigi nel 1930, diretto negli USA, e che non è stato più notato nella capitale francese. La presenza di S. nell’America settentrionale viene confermata al principio del 1934 e negli anni successivi, anche se le autorità consolari fasciste ne perdono le tracce e non riescono più a localizzarlo. S. muore in località e epoca imprecisata. (F.Bucci - P. Casciola - M. Gragnani)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; M.S. [Raffaele Schiavina]. Costantino Zonchello, «L’Adunata dei refrattari», 14 ott. 1967; Brevi note autobiografiche, «L’Internazionale», gen.-feb. 1988; Breve autobiografia, Milano, «Bollettino dell’Archivio G. Pinelli», n. 13, 1999, pp. 43-44.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Giuseppe e Maria Vigorita
Bibliografia
- 2004