SILIPRANDI, Riccardo detto Ariè

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
SILIPRANDI, Riccardo detto Ariè

Date di esistenza

Luogo di nascita
Luzzara
Data di nascita
February 23 1889
Luogo di morte
Luzzara

Biografia / Storia

Nasce a Luzzara (re) il 23 febbraio 1889 da Francesco e Angela Francescani, turacciolaio. Frequenta solo le scuole elementari e aderisce da ragazzo al Circolo giovanile socialista prendendo parte a tutte le manifestazioni del partito. Nel 1913 viene segnalato per avere inviato a un compagno in servizio di leva degli opuscoli e giornali antimilitaristi da diffondere tra i soldati. Allo scoppio della Prima guerra mondiale è fervente neutralista. Dopo l’ingresso dell’Italia in guerra svolge una attivissima propaganda “propugnando una azione violenta per affrettarne la fine e fornire con qualsiasi mezzo una sollecita pace”. Nella primavera del 1920 si pone a capo di un gruppo di 36 iscritti (sedici sono donne) che abbandonano il circolo socialista di Luzzara per fondare un gruppo anarchico. Il 21 giugno 1920 il gruppo organizza un comizio di Armando Borghi presso la casa del popolo del paese. Fra i maggiori attivisti devono essere ricordati Artemilla Panisi, Alfredo Ghiselli, Gandini, Marmiroli, Franchi, Ruggero Ghiselli e Callisto Binacchi. Insieme ai comunisti, gli anarchici danno vita agli Arditi del popolo. Figura centrale del gruppo anarchico e della lotta al fascismo a Luzzara, S. sostiene il 5 maggio 1921 un conflitto armato con alcuni squadristi. Le versioni sono diverse e anche contrastanti tra loro. Il filofascista «Il Giornale di Reggio» titola Un’aggressione comunista a Luzzara. Secondo questa tesi “elementi anarcoidi” stavano tramando con le armi contro i fascisti, pronti a vendicare la morte di Primo Francescotti, avvenuta a Cavriago il Primo Maggio. Il Prefetto di Reggio a sua volta invia al Ministero degli interni questa nota: “il 5 corrente verso le dieci e quaranta tenevano contegno provocante a Luzzara gli anarchici Siliprandi Riccardo, Binacchi Callisto e Ghiselli Ruggero. Alcuni fascisti si avvicinarono a costoro per perquisirli. Il Siliprandi brandì una scure che nascondeva sotto la giacca ma, disarmato, impugnò una rivoltella. Vi fu tra i contendenti uno scambio di colpi, uno dei quali ferì gravemente il Siliprandi”. Per le ferite riportate muore il giorno dopo, il 6 maggio 1921, all’ospedale di Luzzara. Le indagini portano all’arresto di tre fascisti, tra i quali Leandro Carpi che si suppone autore materiale dell’uccisione ma poi tutti vengono rilasciati. Ad un anno dalla chiusura dell’inchiesta, Angela Francescani (madre di Riccardo), chiede la riapertura del processo (26 settembre 1922). Dopo trenta giorni di discussioni e testimonianze, gli squadristi sono assolti con formula piena e liberati. A distanza di anni, Cesare Zavattini renderà omaggio al suo compaesano martire con un breve componimento poetico in dialetto locale. (F. Montanari)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Divisione Affari generali riservati, 1921, b.5.

Bibliografia: G. Laghi, R. Cavandoli, Storia del Comune di Luzzara, Luzzara 1978; S. Spreafico, I cattolici reggiani dallo stato totalitario alla democrazia. La Resistenza come problema, Reggio Emilia 1986; F. Montanari, L’utopia in cammino (Anarchici a Reggio Emilia 1892-1945), Reggio Emilia 1993.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Francesco e Angela Francescani

Bibliografia

2004

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Collezione

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