SICILIA, Antonio

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
SICILIA, Antonio

Date di esistenza

Luogo di nascita
Favara
Data di nascita
December 8 1908
Luogo di morte
Sondalo

Biografia / Storia

Nasce a Favara (AG) l’8 dicembre 1908 da Gerlando e Rosalia Lentini, organizzatore sindacale. Di sentimenti comunisti, durante il fascismo è internato prima a Ustica, poi a Ponza, dove incontra Paolo Schicchi, e a Ventotene. A Ustica viene segregato per lunghi periodi nella cella sotterranea chiamata “il fosso” per il suo rifiuto di eseguire il saluto romano, contraendo irreparabili danni alla salute. Tale lotta verrà condivisa dall’anarchico spezzino Vincenzo Capuana e dal giovane antifascista eritreo Menghestù, che la esporteranno a Tremiti. Liberato e inquadrato nell’esercito, viene fatto prigioniero dagli americani che lo conducono negli USA. Rientra ad Agrigento nell’aprile del 1946 e subito viene denunciato per aver pubblicato un manifesto intitolato La Rivolta. In occasione delle conferenze tenute da Alfonso Failla ad Agrigento il 13 e 17 agosto dello stesso anno, costituisce il Gruppo Comunista Libertario “Mario Rapisardi”. Lo coadiuvano, tra gli altri, Leopoldo Castellino (già attivo nell’anteguerra), Salvatore Siracusa (che successivamente sarà redattore dell’«Agitazione del Sud» e di «Umanità nova» con lo pseudonimo di “Stirnic”) e il comunista dissidente Domenico Argento, referente siciliano della Federazione Libertaria Italiana. Il gruppo aderisce contemporaneamente a quest’ultima e alla FAI, mantenendo per un certo periodo un’attitudine contraddittoria su punti diversi, in particolare sulla questione elettorale. In stretto legame con Paolo Schicchi e con «L’Era nuova» di Palermo, S. collabora alla stampa anarchica siciliana e svolge conferenze e conversazioni in ogni località della provincia: parla ai disoccupati, agli operai e ai contadini spesso dentro i caffè, davanti alle miniere e nelle Camere del lavoro, riscuotendo larghi consensi popolari. Insieme a Salvatore Bosco, insegnante e saggista anarchico di Favara, e ai fratelli Bulone, tipografi di Porto Empedocle, è il principale animatore della Lega dei netturbini, con la quale tenta di ricostituire alla fine del 1946 una sezione dell’Unione Sindacale Italiana in Sicilia e nella provincia di Agrigento; del comitato di lotta degli zolfatai di Favara nel 1948; e della Cooperativa edile e di consumo “La libertaria”, fondata l’8 gennaio 1949 e ancora attiva otto anni dopo. Quest’ultima, il cui capitale iniziale viene fornito dall’anarchico Vanni Bufalo di Lucca Sicula, sperimenta la spartizione degli utili in egual misura per tutti i soci, senza tener conto delle particolari mansioni di ciascuno. Il gruppo di Agrigento, per la sua politica ambigua e nonostante il grande attivismo spiegato (fin dal 1946 con manifesti murali dove, accanto alla lotta al capitalismo e alla repressione religiosa e sessuale, incita a votare contro la monarchia ed i partiti reazionari, e nel 1949 con la costituzione del circolo di cultura “La Scuola”, con annessa Biblioteca circolante), si ritrova isolato dal movimento anarchico dell’epoca, il che contribuisce a disgregarlo all’inizio degli anni ’50, unitamente alle minacce mafiose e all’ondata migratoria che spopola i maggiori centri del “profondo Sud”. Nel novembre del 1948, S. pubblica il libro Dell’utopia anarchica, per i tipi della coop. “Giustizia e Libertà” di Porto Empedocle. Minato dalla tubercolosi, muore nel sanatorio di Sondalo (Sondrio) il 18 febbraio 1951. (G. Gurrieri)

Fonti

Fonti: Archivio storico degli anarchici siciliani, Archivio Nicolò e Paolo Schicchi, Corrispondenza politica, Leopoldo Castellino a Paolo Schicchi, s.d. (ma 1948); ivi, Archivio Melchiorre Palermo, V Convegno Anarchico Siciliano. Resoconto (dattiloscritto), Siracusa 24-25 aprile 1955, pp. 13-14; Ibid., Resoconto del 4° [recte VI] Convegno Anarchico Siciliano (dattiloscritto), Castelvetrano, 25 marzo 1956, passim; A: Sicilia, Il fascismo che risorge, «L’Era nuova», Palermo, mag. 1946, p. 24; Id., Failla fra noi, ivi, ago. 1946, pp. 16-17; Lutto, «Umanità nova», 11 mar. 1951.
Bibliografia: Scritti di S.: Dell’utopia anarchica, Porto Empedocle 1948; Nota di Antonio Sicilia, «La Diana», Modica, 19 dic. 1946. Scritti su S.: P. Finzi (a cura di), Insuscettibile di ravvedimento. L’anarchico Alfonso Failla (1906-1986): carte di polizia, scritti, testimonianze, Ragusa 1993, p. 210; S. Bosco, Il proletariato a Favara, Ragusa 1985, pp. 137-140; G. Cerrito, La rinascita dell’anarchismo in Sicilia, Napoli 1956, p. 32; P. Gurrieri, La rinascita dell’anarchismo in Sicilia dopo l’ultima guerra, «Sicilia Libertaria», mar. 1979; M. Corsentino, L’anarchismo in Sicilia nel dopoguerra. Precisazioni, ivi, Ragusa, giu. 1979; La lotta degli solfatai di Favara, «Umanità nova», 4 lug. 1948.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Gerlando e Rosalia Lentini

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

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