TANINI, Giovanni
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- TANINI, Giovanni
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Firenze
- Data di nascita
- January 8 1902
Biografia / Storia
- Nasce a Firenze l’8 gennaio 1902 da Raffaele e Assunta Rossi, facchino e muratore. Dopo aver frequentato la terza elementare comincia a lavorare e si avvicina al mondo dei sovversivi, abbracciando le idee anarchiche. In seguito T. si oppone con le armi, insieme ai fratelli Ezio e Giuseppe, entrambi comunisti, alle violenze fasciste nel capoluogo toscano e finisce in carcere, con gravi capi di imputazione. Accusato di detenzione di bombe, è condannato il 2 luglio 1922 a 9 anni e 4 mesi di reclusione e a tre anni di vigilanza. Lo stesso giorno il fratello Giuseppe viene condannato a 22 anni e 10 giorni di carcere e a 3 anni di vigilanza speciale per “scoppio di bombe a scopo terroristico” e associazione a delinquere e il fratello Ezio a 30 anni di reclusione e a 10 anni di vigilanza speciale per omicidio volontario. L’anno successivo T. beneficia di un indulto e il 17 novembre 1923 viene scarcerato. Il 15 novembre 1924 è schedato dalla Prefettura di Firenze, che ne sottolinea nel “cenno biografico”, il “carattere vivace”, la “cattiva fama” e la facilità “alle suggestioni che lo rendono pericoloso”. Alto m.1,75, ha fronte spaziosa e andatura svelta e fino a pochi giorni prima – segnala il funzionario – ha frequentato un anarchico assai conosciuto, Sabatino Gambetti, più tardi volontario in Spagna nelle milizie libertarie. Il 17 novembre 1926 T. viene arrestato, dopo l’approvazione delle leggi eccezionali, e assegnato al confino per cinque anni quale “elemento pericoloso per le istituzioni”. Deportato a Ustica il 15 gennaio 1927, è tradotto a Ponza il 30 agosto 1929. Rilasciato il 16 novembre 1931, rientra a Firenze, dove è strettamente vigilato, e l’11 dicembre 1931 viene incluso nella terza categoria degli antifascisti pericolosi da arrestare in determinate contingenze. L’11 febbraio 1933 è fermato prima di una visita del re a Firenze e rilasciato dopo 24 ore di carcere. Ancora vigilato, è arrestato il 17 settembre 1935 per oltraggio e resistenza ai vigili urbani. Condannato a 6 mesi e 15 giorni di carcere il 19 novembre 1935, viene dimesso il 1° aprile 1936. Ancora vigilato, è condannato il 30 maggio 1937 a un anno di detenzione per un reato comune. Il 26 luglio 1937 il fratello Giuseppe si suicida. Richiamato alle armi il primo maggio 1939, T. viene segnalato alle autorità militari per le sue idee sovversive. Il 30 marzo 1940 muore l’altro fratello Ezio, scarcerato nel febbraio 1937, dopo 16 anni di detenzione. Nel 1941 T. presta servizio nell’esercito a Pesaro e nel 1942 risulta ancora sotto le armi. Il 31 marzo 1944 viene fermato dai fascisti repubblichini perché è ritenuto pericoloso per l’ordine pubblico e il 22 aprile 1944 viene assegnato al campo di concentramento di Carpi. S’ignorano data e luogo di morte. (F. Bucci – S. Carolini – R. Quiriconi)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Bibliografia: Antifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma 1988-1995, ad nomen; A. Dal Pont, S. Carolini, L’Italia al confino, Milano 1983, p. 1044.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Raffaele e Assunta Rossi
Bibliografia
- 2004