SIBONI, Rosolino Giuseppe

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
SIBONI, Rosolino Giuseppe

Date di esistenza

Luogo di nascita
Imola
Data di nascita
January 1 1861
Luogo di morte
Imola

Biografia / Storia

Nasce a Imola (BO) nel 1861 da Socrate e Rosa Sabatini, tipografo. Figlio di uno dei soci fondatori della Società Operaia di Mutuo Soccorso per gli operai imolesi, respira già in famiglia le idee di emancipazione sociale così radicate e diffuse nella cittadina romagnola. Le prime notizie sulla sua attività politica datano dal 1891 quando, con Ugo Lambertini, figura di spicco del movimento anarchico e cooperativo imolese, è uno dei responsabili della Tipografia Sociale, segnalata dalla questura come sede del movimento anarchico cittadino e centro di diffusione, a Imola e in tutta la Romagna, della stampa sovversiva. In essa si stampano, infatti, molti dei numeri unici e periodici anarchici animati da Adamo Mancini e dei quali anche il Siboni è gerente. Tra questi «La Questione Sociale» del 14 giugno 1891, «Non votate» del 30 ottobre 1892, «La Canaglia» del 15 marzo 1893. Più volte processato e condannato per questa attività, nel 1892 viene denunciato per associazione a delinquere ma è poi prosciolto per insufficienza di prove. Nel 1894, all’indomani del fallito attentato di Paolo Lega ai danni di Francesco Crispi, è fra i numerosi anarchici imolesi indagati e accusati di aver favorito il tentativo dell’anarchico lughese. Sempre presente all’interno dell’attivissimo movimento anarchico locale, nel 1897 riporta una condanna a 4 mesi e 19 giorni di detenzione per contravvenzione all’art. 247. Comunque non subisce mai l’onta dell’ammonizione, né viene proposto per il domicilio coatto, che invece colpisce pesantemente l’amico e collega Ugo Lambertini. Nel 1898 emigra in Brasile, dapprima stabilendosi a Rio de Janeiro, quindi a San Paolo. Nel municipio paulista di Ribeirão Preto impianta una tipografia dove stampa e dirige «La Canaglia», un piccolo ma combattivo periodico portavoce del Centro Operaio d’Istruzione, che uscirà per otto numeri (dal gennaio al maggio 1900) e che avrà, fra i collaboratori, Isidoro Bozzolan e Gigi Damiani. Anche in Brasile continua a militare nelle fila anarchiche (entra in contatto, fra gli altri, con Oreste Ristori) mantenendosi sempre con il suo prezioso mestiere di esperto tipografo. Nel 1916 rientra in Italia, costantemente vigilato dalla Pubblica Sicurezza. Nel 1917 è ricoverato, per un brevissimo periodo, nel manicomio di Imola e gli ultimi anni di vita, trascorsi nella città natale, lo vedono frequentemente ricoverato in ospedale, stante le condizioni di salute ormai precarie. Assistito fino all’ultimo, materialmente e finanziariamente, dai compagni e dai soci della Cooperativa Tipografica Editrice P. Galeati, diretta dall’antico amico Ugo Lambertini, si spegne il 23 marzo 1922. (M. Ortalli - T. Marabini)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio storico della Federazione Anarchica Italiana – Imola (Bo), Fondo anarchici imolesi.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Socrate e Rosa Sabatini

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

città