SETTI, Francesco
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- SETTI, Francesco
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Modena
- Data di nascita
- October 2 1895
- Luogo di morte
- Bologna
Biografia / Storia
- Nasce a Modena il 2 ottobre 1895 da Anselmo e Elena Barbolini, ferroviere. Aderisce giovanissimo al movimento anarchico e nel 1919 per motivi di lavoro si trasferisce a Bologna. Il 14 ottobre 1920 interviene ad una manifestazione, promossa dai sindacati bolognesi, per solidarizzare con i prigionieri politici e protestare contro la politica del governo italiano nei confronti della Russia rivoluzionaria. Al termine del comizio prende parte a un corteo di militanti anarchici e nonostante il parere contrario di Errico Malatesta – uno degli oratori della manifestazione – il corteo si dirige verso le carceri di San Giovanni in Monte. Quando i manifestanti transitano davanti alla casa di pena “Una scarica parte dall’interno”, come scrive anni dopo il deputato fascista Angelo Manaresi. Seguono incidenti e scontri con le forze di polizia, in particolare davanti alla caserma – chiamata il Casermone – della Guardia regia, in via de’ Chiari, angolo via Cartolerie. Il tragico bilancio è di sette morti: cinque lavoratori e due agenti. Numerosi i feriti. S. è arrestato, ma prosciolto in istruttoria e scarcerato il 18 aprile 1921. Nuovamente arrestato il 22 agosto 1922, con l’accusa di avere gettato una bomba a mano contro un fascista, è prosciolto in istruttoria e liberato il 10 ottobre. Per sottrarsi alle persecuzioni dei fascisti, nel 1923 espatria clandestinamente in Francia. In quel periodo aderisce al PSI. L’8 novembre 1929, mentre rientra in Italia, è arrestato a Bardonecchia, schedato e assegnato al confino per 5 anni con l’accusa di “Attività antifascista all’estero”. Va a Ponza e qui il 24 settembre 1930 è arrestato, per contravvenzione al regolamento confinario, e condannato a 2 mesi e 15 giorni. Per lo stesso motivo subisce altri due arresti, ma è assolto. Il 28 maggio 1933 è classificato anarchico, diffidato e liberato. Per i precedenti politici, nel 1934 gli è negato il passaporto per la Francia. In seguito subisce controlli di polizia, l’ultimo dei quali il 9 maggio 1942. Muore a Bologna il 10 maggio 1963. (N. S. Onofri)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Bibliografia: A. Pirondini, Anarchici a Modena. Dizionario biografico. Milano, Zero in condotta, 2012.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Anselmo e Elena Barbolini
Bibliografia
- 2004