SERNI, Egisto

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
SERNI, Egisto

Date di esistenza

Luogo di nascita
Castagneto Carducci
Data di nascita
May 29 1897

Biografia / Storia

Nasce a Castagneto Carducci (LI) il 29 maggio 1897 da Pietro e Delia Moretti, marinaio. Dal 1913 lavora su un piroscafo mercantile, che lo porta in Inghilterra, in Olanda e negli Stati Uniti, dove si collega agli anarchici italiani e abbraccia le idee libertarie. Chiamato alle armi durante la prima guerra mondiale, viene arruolato nella marina militare, dove presta servizio fino al congedo, poi, nel 1919, si impiega nello studio di un avvocato sovversivo di Roma e nel 1921 fa parte del direttorio nazionale degli arditi del popolo nella capitale. Chiamato a Grosseto alla fine dello stesso anno, diventa segretario dei Gruppi anarchici “Germinal” e “Pietro Gori” e lavora per riorganizzare i compagni, scompaginati dalla violenza fascista, e opporre un’efficace resistenza allo squadrismo. Collaboratore del giornale «Il Martello» di Piombino e del quotidiano «Umanità nova» di Roma, polemizza con i comunisti, che hanno spostato la CdL di Grosseto nella più sicura Piombino, e cerca di dar vita nel capoluogo maremmano a una nuova organizzazione sindacale di classe, che operi sul territorio grossetano e sia capace di agire tempestivamente nell’interesse del proletariato. Rientrato a Roma verso la metà del 1922, viene arrestato e “rimpatriato”, con foglio di via obbligatorio, a Marciana Marina, dove risiedono i suoi familiari. Ma i contrasti con il padre e il fratello, che sono fascisti ferventi, lo spingono a lasciare l’Italia e ad emigrare clandestinamente in Francia nel 1923. Stabilitosi a Aubagne, si occupa della pubblicazione dei volumi di Paolo Schicchi sulla famiglia Savoia, scrive sul periodico «Il Culmine» di Buenos Aires e frequenta o è in contatto con Camillo Berneri e altri anarchici. Colpito da decreto di espulsione, si trasferisce nella regione rodaniana e nel 1930 abita a Bourg–de–Thizy e fa il meccanico a Montagny, da dove si sposta poi a Roanne e a Saint–Étienne. Nel 1935 viene arrestato per inosservanza del decreto di espulsione e sottoposto a perquisizione domiciliare, riuscendo tuttavia ad evitare di essere cacciato dalla Francia, grazie alla LIDU e alle organizzazioni sindacali, che gli esprimono larga solidarietà, protestando contro il trattamento che gli è stato inflitto. Nell’estate del 1936 decide di partire per la Spagna, insieme ad alcuni compagni italiani e francesi, e raggiunge Perpignan, da dove, con l’aiuto di Giuseppe Pasotti, si mette in viaggio verso i Pirenei. Raggiunta Barcellona, si arruola nella Sezione italiana della Colonna “Ascaso” CNT-FAIb, e prende parte – sul fronte aragonese – al combattimento di Monte Pelato e a quelli di Tardienta e di Almudévar. Rientrato in Francia nel febbraio del 1937, viene arrestato al valico di Cerbères e tenuto in carcere per qualche giorno. Dopo il rilascio, torna a Saint-Étienne, dove risiede insieme alla sua compagna e dove continua a essere politicamente attivo. Ancora in Francia nel secondo dopoguerra, si dedica alla diffusione dell’esperanto ed è uno degli animatori della rivista «L’Homme libre» di Saint–Etienne. Legato a Alfredo Bonsignori, a Ugo Angelini e ad altri anarchici italiani, residenti a Lyon, a Villeurbanne e in altri centri della regione rodaniana, ricorda la passata militanza e i compagni, che vanno scomparendo, in lunghi articoli o in brevi necrologi, che trovano spazio principalmente su «Umanità nova» di Roma. S’ignorano data e luogo di morte. (R. Bugiani, S. Carolini - A. Tozzi)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Bibliografia: F. Bucci, et al., Gli antifascisti grossetani nella Guerra civile spagnola, Follonica (Gr) 2000, pp. 212-225.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Pietro e Delia Moretti

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

città