​TACCHINI, Augusto

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​TACCHINI, Augusto

Date di esistenza

Luogo di nascita
Ancona
Data di nascita
1848

Biografia / Storia

Nasce ad Ancona nel 1848 da Giacomo, commesso di negozio. Garibaldino, è volontario nelle campagne del 1866-67, prima di diventare internazionalista. Nel settembre 1874 viene arrestato, insieme agli altri esponenti dell’internazionalismo marchigiano, nel quadro dello scioglimento coercitivo dell’organizzazione. L’anno seguente, a Bologna, è fra gli imputati nel processo per cospirazione contro la sicurezza interna dello stato, che si chiude il 12 febbraio con il suo proscioglimento. Il 20 agosto 1876, in qualità di delegato per Ancona insieme ad Andrea Costa e Diomede Gabrielli, partecipa a Jesi al secondo congresso della Federazione marchigiano-umbra dell’Internazionale, che si è nel frattempo ricostituita. Ammonito nel 1881, organizza per il 28 febbraio 1882 una manifestazione di protesta per il processo a Cipriani: lo aiutano Vincenzo Matteuzzi, Cesare Agostinelli e Carlo Fanti, che come lui vengono infine arrestati e processati. A cavaliere fra gli anni ottanta e novanta T. passa all’anarchismo, collaborando fra l’altro alla redazione dei maggiori fogli del movimento, insieme agli esperti Gabrielli e Matteuzzi, ma anche ad alcuni giovani quali Aldemaro Rumori e Ariovisto Pezzotti. Nel 1891 fa parte della direzione del circolo anconitano “Studi sociali”. Alla fine del secolo è fra gli anarchici più in vista della regione, tanto da essere inviato al domicilio coatto a Porto Ercole nel 1895 – nonostante in suo favore si schieri addirittura il sindaco di Ancona, il liberale Arturo Vecchini – e da subire l’anno dopo un processo per associazione a delinquere come membro della società libertaria “Nuova concordia” (assolto). Il 17-18 gennaio 1898 T. prende parte ai disordini che si verificano nel capoluogo marchigiano per il rincaro del pane, viene messo agli arresti, quindi condannato a sette mesi e mezzo di carcere. In seguito, si allontana dalla politica e nel 1925, soprattutto in ragione dell’età ormai avanzata, è radiato dallo schedario dei sovversivi. S’ignorano data e luogo di morte. (R. Giulianelli) 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Domicilio coatto, «Il Lucifero», 17 feb. 1895 e 24 feb. 1895.

Bibliografia: S. Anselmi, Ancona e la provincia nella crisi di fine secolo. I moti per il carovita, Urbino 1969, p. 76; E. Santarelli, Le Marche dall’unità al fascismo. Democrazia repubblicana e movimento socialista, Urbino 1983, ad indicem

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Giacomo e madre ignota

Bibliografia

2004

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Collezione

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