SENIGALLIESI, Mario
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- SENIGALLIESI, Mario
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Ancona
- Data di nascita
- July 2 1891
- Luogo di morte
- Ancona
Biografia / Storia
- Nasce a Ancona il 2 luglio 1891 da Raimondo e Benilde Crescini. Frequenta fino alla 4a elementare e nel 1910 è definito dalla questura “giornaliero”, anche se, trasferitosi a Milano nel 1911, lavora come “impiegato di studio” presso l’Ufficio informazioni di via Passerella (cfr. M. Senigalliesi, Lettera aperta ad un poliziotto zelante, «Germinal», 23 lug. 1911). “Anarchiche periculose”, come egli stesso si definisce con espressione dialettale, viene considerato attivo nella propaganda e nelle manifestazioni e costantemente sorvegliato. Nel dicembre 1911 S. viene denunciato per apologia, vilipendio delle istituzioni e incitamento all’odio di classe per l’articolo Augusto Masetti, a firma Germinal ma a lui attribuito, apparso in «Germinal» di Ancona il 5 novembre (accusa dalla quale sarà prosciolto agli inizi del 1913). Dopo un breve fermo nel febbraio 1912 per un manifesto Contro la guerra, S. si trasferisce prima a S. Giovanni Lupatoto (Verona) e poi nel luglio dello stesso anno a Pont Saint Martin (Aosta), dove lavora come contabile e risiede fino all’aprile 1916 senza dar luogo “a rimarchi”. Dopo una breve permanenza ad Ardenno (Sondrio), S. ritorna nell’hinterland milanese; abita a Greco Milanese ed è impiegato come segretario a Sesto S. Giovanni. Nel 1919 si interessa nuovamente “al movimento dei partiti estremi”. In questa fase S. risulta particolarmente attivo, sia a proposito del progetto di creazione di un quotidiano anarchico, sia nell’ambito della propaganda, tanto da essere considerato dalla prefettura milanese uno dei “capi più influenti”. Ritornato ad Ancona, dopo la parentesi milanese, diventa prima segretario della Società Anonima Cooperativa di Muto Soccorso “Unione e Lavoro” fra scaricatori e stivatori e, nell’ottobre 1922, segretario della Società Anonima Cooperativa di Previdenza “Filippo Corridoni” tra stivatori e scaricatori, nata dalla fusione della “Unione e Lavoro” con la vecchia cooperativa di M. S. per il tiraggio tra i lavoratori del Porto. La sua condotta politica non dà più luogo a rilievi. Si suicida con un colpo di rivoltella ad Ancona il 14 marzo 1932 “vuolsi per dissesti finanziari e per ragioni di salute”. (M. Antonioli)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio dello Stato - Milano, Gabinetto di Prefettura, Partiti politici, Pratiche individuali; Archivio dello Stato - Ancona, Cancelleria Commerciale del Tribunale Civile di Ancona sulle Cooperative facchini, b. 36, f. 984, “Unione e Lavoro”, b. 37, f. 1033, “Filippo Corridoni”.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Raimondo e Benilde Crescini
Bibliografia
- 2004