SCOLARI, Carlo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- SCOLARI, Carlo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Milano
- Data di nascita
- January 7 1880
- Luogo di morte
- Bovisa
Biografia / Storia
- Nasce a Milano il 7 gennaio 1880 da Giuseppe e Savina Piccaluga, fabbro ferraio. Ha frequentato solo le prime classi elementari ed è uno dei rari anarchici che, stando alla polizia, “gode in pubblico” di “buona fama”, forse perché descritto “di carattere tenace, ardito, ma allegro”, nonché lavoratore “assiduo”. Diventa anarchico giovanissimo. Ha appena quattordici anni ed è già considerato “ascritto alla setta”. È in stretta relazione con militanti come Giovanni Vignati, Giuseppe Zaina, Davide Viganò, Umberto Perrucchetti, Carlo Colombo, ecc. e nel 1897-98 frequenta regolarmente il Circolo di studi sociali. Attivo propagandista, S. riceve dalla Svizzera, dalla Francia e dall’America manifesti, opuscoli, giornali che diffonde negli ambienti operai, così da essere più volte denunciato per “distribuzione di stampati sovversivi”. Nel febbraio 1897 viene arrestato nell’osteria della Speranza a S. Cristoforo, insieme con molti altri anarchici, tra i quali Francisco Ballesta y Camos, “uno dei bombardieri di Catalogna”, e nel marzo 1898 firma l’appello Al popolo italiano! apparso nel supplemento straordinario «L’Agitazione» (31 mar. 1898). Sul finire di aprile dello stesso anno, in quella fase di forte tensione che sfocerà poi nei moti del maggio, è segnalata la sua presenza ad una conferenza di Pietro Gori e Amilcare Cipriani nel Circolo di Corso Ticinese. Dopo le sanguinose giornate di maggio - a cui la polizia ritiene abbia partecipato - S. si allontana da Milano, nascondendosi nei pressi di Como. Arrestato poco dopo, viene rilasciato per mancanza di elementi indiziari. Dopo il servizio militare (viene congedato nell’ottobre 1902), S. non frequenta più “la compagnia di sovversivi”. Lavora come meccanico alla Bovisa fino a quando nel febbraio 1910 si trasferisce a Parigi. Agli inizi del 1913 è rintracciato nuovamente a Milano, sempre alla Bovisa, dove muore il 1° luglio 1922, sempre vigilato, ma ormai estraneo al movimento libertario. (M. Antonioli)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Giuseppe e Savina Piccaluga
Bibliografia
- 2004