SCHIAFFONATI, Guido

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
SCHIAFFONATI, Guido

Date di esistenza

Luogo di nascita
Ziano Piacentino
Data di nascita
October 11 1898
Luogo di morte
Corbeil-Essonnes

Biografia / Storia

Nasce a Ziano Piacentino (PC) l’11 ottobre 1898 da Giuseppe e Carolina Rossi, muratore. Fino al 1921 risiede a Borgonovo Val Tidone, nel piacentino, dove è segnalato quale appartenente al “Partito comunista”, poi si trasferisce in provincia di Pavia. Non si hanno altre notizie sulla sua attività politica in Italia. Nell’ottobre del 1922 emigra in Francia, prendendo domicilio a Chaton (Seine-et-Oise). Le prime informazioni sulla sua militanza anarchica in Francia risalgono all’ottobre 1933, quando entra a far parte del Comitato pro vittime politiche di Parigi. L’anno dopo è segnalato dalla polizia come partecipante alla riunione di costituzione della Federazione anarchica dei profughi italiani. Nel 1935 è espulso dalle autorità francesi, ma riesce ad ottenere dei rinvii e a rimanere così in Francia, partecipando alla campagna promossa dal movimento anarchico a favore del diritto d’asilo. Nell’ottobre dello stesso anno partecipa al Convegno d’intesa degli anarchici italiani emigrati in Europa, che si tiene a Sartrouville, nei dintorni di Parigi. Nel 1936 si reca in Spagna a combattere nelle file repubblicane. È incaricato dalla CNT-FAIb di controllare il traffico ferroviario a Barcellona, in particolare l’arrivo di miliziani dalla Francia. Coinvolto nei fatti di maggio, agli inizi di giugno del 1937 ritorna in Francia. Un anno dopo, nel 1938, è di nuovo espulso dal territorio francese. Si trasferisce allora in Belgio, a Bruxelles, dove il 17 marzo 1939 partecipa alla riunione costitutiva del gruppo anarchico locale. Secondo le informazioni di polizia, aderisce anche all’Unione popolare italiana. Rientrato in Francia, è arrestato per infrazione del decreto di espulsione. Nell’ottobre 1940 è inserito nella lista degli anarchici italiani da arrestare fornito dalla polizia italiana alle autorità tedesche d’occupazione, ma nello stesso periodo è occupato come muratore proprio sotto i tedeschi a Lilla. Pochi mesi dopo è trasferito in Germania come lavoratore, ma riesce a ritornare in Belgio, dove verso la fine del 1941 risulta iscritto all’Associazione belga-italiana degli ex combattenti, associazione di orientamento antifascista. Ritornato in Francia in data imprecisata, trova lavoro come cameriere in un locale frequentato da soldati tedeschi. Qui è arrestato nel 1943, e accusato di aver commesso un attentato nel 1936 a Place de l’Etoile a Parigi. È poi tradotto in Italia, dove viene consegnato alle autorità di polizia. In data imprecisata ritorna in Francia, e da allora non si hanno più sue notizie. Muore a Corbeil-Essonnes, località nella regione parigina, il 14 ottobre 1973. (C. Silingardi)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Bibliografia: La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939, Tre anni di storia da non dimenticare, Roma 1996, ad nomen; Convegno d’intesa degli anarchici italiani emigrati in Europa (Francia-Belgio-Svizzera) ottobre 1935, Pistoia 1980; Di Lembo, ad indicem; C. Silingardi, Emilio Canzi e Savino Fornasari dall’emigrazione libertaria in Francia alla rivoluzione spagnola, «Studi piacentini», 1987.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Giuseppe e Carolina Rossi

Bibliografia

2004

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Collezione

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