SCATURRO, Ignazio

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
SCATURRO, Ignazio

Date di esistenza

Luogo di nascita
Sciacca
Data di nascita
May 8 1882
Luogo di morte
Sciacca

Biografia / Storia

Nasce a Sciacca (AG) l’8 maggio 1882 da Alberto e Asmisia Chiarello, avvocato, impiegato ministeriale, storico. Di famiglia benestante, s’iscrive in giovane età al PSI di Sciacca e collabora al giornale socialista locale «Il Popolo» (1905-1910). Laureatosi all’università di Roma, vi esercita la professione forense con discreto successo. Si accosta all’anarchismo difendendo gratuitamente gli anarchici romani in vari processi e frequentando Libero Merlino, Giuseppe Melinelli e soprattutto Luigi Fabbri. Collabora all’«Agitazione» di Roma, alla quale profonde anche aiuti finanziari, per poi passare a «Il pensiero», a «La Gioventù Libertaria», e soprattutto a «Il Movimento Sociale» (gennaio-maggio 1906), di cui è redattore insieme a Libero Merlino, Fabbri e Monticelli. Membro del Fascio della gioventù socialista-anarchica di Roma e della Federazione Anarchica del Lazio, tiene numerose conferenze di propaganda, specie tra gli operai, a Roma e dintorni (Fiumicino, Tivoli, Marino) e in diverse altre località (Orbetello, Forlì). Suoi temi preferiti sono la critica al cristianesimo, l’antimilitarismo e la solidarietà al movimento rivoluzionario russo. Particolarmente degno di nota il contraddittorio che tiene l’11 febbraio 1906 con Massimo Rocca sul tema “La gioventù e l’ideale”. Subisce la prima denuncia nel 1904, a Sciacca, dove torna di sovente, perché sorpreso ad affiggere manifesti astensionisti della Federazione socialista-anarchica romana. Il 29 gennaio 1905 è arrestato in piazza della Stazione, a Roma, insieme a Libero Merlino ed altri, mentre protesta contro la proibizione di un corteo “pro-vittime russe”. Aderente dal 1906 all’Associazione Internazionale Antimilitarista, svolge specifica propaganda per costituirne sezioni nel Lazio e mettersi in relazione col Comitato Centrale di Torino. Il 1° maggio 1907 parla al comizio indetto dalla Camera del Lavoro di Civitavecchia. Un mese dopo compare tra gli organizzatori del Congresso Anarchico Italiano, tenutosi a Roma dal 16 al 20 giugno. Ne è uno dei relatori, insieme a Fabbri, Borghi, Bertoni, Libero Merlino ed Ettore Sottovia, e redige il primo ordine del giorno che vi viene votato, quello su “Gli anarchici e la religione”, in cui afferma la necessità “di combattere senza tregua le religioni che nel campo del pensiero rappresentano l’autorità come il governo e il capitalismo nel campo politico ed economico; e di sviluppare nei giovani l’irreligione con l’amore della libertà, della natura, della verità, del lavoro e della bellezza” (vd. “Il Pensiero” del 16 luglio 1907). S. viene nominato nella commissione incaricata di dar vita al periodico romano «L’Alleanza Libertaria» (1908-1911), organo di stampa della neocostituita “Alleanza socialista-anarchica italiana”. Si reca in Sicilia (a Sciacca, Palermo, Messina, Catania e Siracusa) nell’agosto-ottobre 1907, e in Puglia (a Barletta, Minervino, Trani e Canosa) nel gennaio 1908, per sollecitare la formazione di quelle federazioni regionali. Il 22 marzo rappresenta la Federazione del Lazio al convegno anarchico di Foligno e il 1° maggio tiene una conferenza nella piazza di Viggiano (PZ). A Benevento, nel marzo 1909, e a Sciacca, nel maggio successivo, tenta di organizzare dei gruppi anarchici. Riduce drasticamente il suo impegno militante nel 1910, poiché assunto dal Ministero della Pubblica Istruzione. Per molti anni non fa più parlare di sé, dedicandosi al lavoro d’ufficio (nel 1916 è nominato 1° segretario dello stesso Ministero) e a compilare apprezzati studi di storia di Sciacca e della Sicilia. Il 30 gennaio 1929 viene radiato dallo schedario dei sovversivi. Alla fine degli anni ’30 farà parte di un’organizzazione clandestina comunista in provincia di Agrigento. Muore a Sciacca il 28 settembre 1956. (N. Musarra)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio dello Stato - Palermo, Gabinetto di Prefettura (1906-1925), b. 388 (1907-1908), f. Scaturro avv. Ignazio; Id., Gabinetto di Questura (1866-1939), b. 1132, f. Scaturro Ignazio.

Bibliografia: Scritti di S.: La Russia e la rivoluzione, Roma 1906; I casi di collisione giuridica (art. 49 C.P.), Torino 1909; In morte dell’amico, collega e maestro ing. agr. Arturo Politi, Sciacca 1920; Storia della città di Sciacca e dei comuni della contrada saccense, fra il Belice e il Platani con aggiunzioni circa il dialetto e i nomi propri greci e arabi, Napoli 1925-1926; Storia della città di Sciacca. Riassunto critico e giudizi, Grottaferrata 1930; Agatocle, Palermo 1942; Lo vero impiegato, Venezia 1947; Storia di Sicilia, 2 voll., Roma 1950.
Scritti su S.: Uno che fu studente (P. Schicchi), Intellettuali e Dilettanti, « L’Avvenire anarchico », 15 mag. 1910; L. Bettini, Bibliografia dell’anarchismo, vol. 1 t. 1. Periodici e numeri unici anarchici in lingua italiana pubblicati in Italia (1872-1971), Firenze 1972, ad nomen; G. Cerrito, Dall’insurrezionalismo alla settimana rossa, Firenze 1977; P.C. Masini, Storia degli anarchici italiani nell’epoca degli attentati, Milano, 1981, ad nomen; G. Sacchetti, Sovversivi in Toscana (1900-1919), Todi 1983; F. Renda, Storia della Sicilia dal 1860 al 1970, II, Palermo 1990 (2); M. Antonioli, P.C. Masini, Il sol dell’avvenire. L’anarchismo in Italia dalle origini alla Prima Guerra mondiale, Pisa 1999, ad indicem.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Alberto e Asmisia Chiarello

Bibliografia

2004

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Collezione

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