ROSPETTI, Guglielmo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- ROSPETTI, Guglielmo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Figline Valdarno
- Data di nascita
- January 14 1887
Biografia / Storia
- Nasce a Figline Val d’Arno (FI) il 14 gennaio 1887 da Raffaele e Annunziata Luzzi, meccanico. Portato a Terni all’età di due anni, abbraccia i principi anarchici, seguendo l’esempio del padre, un anarchico senese; “titolare” di un fascicolo al cpc, e in epoca imprecisata si trasferisce a La Spezia, dove lavora alla Wickers Terni. Membro del Sindacato metallurgico, è contrario all’intervento italiano nella prima guerra mondiale e nel 1915 dimostra di essere un “agitatore ostinato”. Segnalato all’Ammiragliato di La Spezia nel 1917, perché sobilla i compagni di fatica contro il conflitto, si vede revocare l’esonero militare e il 28 agosto viene “avviato alle armi e temporaneamente aggregato... alla compagnia operaia di Migliarina, in attesa di destinazione”. Incorporato nel 21¡ rgt di fanteria e mandato in zona di guerra il 27 novembre, resta al fronte sino alla sconfitta degli Imperi centrali. Attivo nel biennio rosso, emigra clandestinamente in Francia alla fine del 1922, dopo la caduta di La Spezia nelle mani delle “squadracce”, e si stabilisce a La Seyne-sur-Mer, dove collabora all’“opera anarchica rivoluzionaria antinazionale”. Negli anni seguenti svolge, nella zona di Marsiglia, un’intensa “propaganda rivoluzionaria e antifascista, accompagnandosi con i più noti e violenti anarchici”, “manifesta in ogni occasione una viva avversione contro il Regio Governo nazionale e S.E. il Capo del Governo”, si reca “talvolta” a trovare Paolo Schicchi a La Ciotat, partecipa alle proteste contro la condanna a morte di Sacco e Vanzetti e frequenta assiduamente Alessandro Stretti, Emilio Giammattei, Carlo Ruggeri e Gaetano Berti. Il 19 dicembre 1927 provoca un serio incidente a Toulon, durante una riunione della filofascista Associazione nazionale dei combattenti italiani, poi viene segnalato per i suoi rapporti con il “pericolosissimo anarchico” Ugo Boccardi e con il “comunista pericoloso” Ugo Bertacchi ed è incluso, nel 1933, tra i sovversivi attentatori. Nel 1934 viene sottoposta a controllo la corrispondenza diretta ai suoi familiari e nel 1936 è segnalata la sua partecipazione all’occupazione delle fabbriche francesi e allo sciopero generale ad oltranza. A tale proposito R. scrive al cognato Bruno Giovannetti: “Oggi sono 28 giorni che mi trovo in sciopero sotto occupazione dello stabilimento e non si sa quando potrà terminare perché a ciò che si chiede i padroni non vogliono accettare”. Tuttavia, conclude, “sarà di certo nostra la vittoria”. Nel 1937 fa ancora attivamente parte del gruppo libertario di La Seyne–sur–Mer e nel 1939 risulta iscritto nella Rubrica di frontiera per la misura di arresto. Dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale rimane oltr’Alpe, evitando l’internamento nei campi francesi e la consegna ai fascisti italiani. S’ignorano data e luogo di morte. (F. Bucci - S. Carolini - M. Lenzerini)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Raffaele e Annunziata Luzzi
Bibliografia
- 2004