​ROMANO, Giuseppe

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​ROMANO, Giuseppe

Date di esistenza

Luogo di nascita
Mombaruzzo
Data di nascita
December 27 1887

Biografia / Storia

Nasce a Mombaruzzo (AL) il 27 dicembre 1887 da Carlo e Carolina Macario, carpentiere. Abbandonati gli studi dopo la quarta elementare, si trasferisce a Cornigliano in data imprecisata. Durante la Prima guerra mondiale risulta internato a Cosenza. Ritornato a Genova si rende attivo nel movimento anarchico nel quale acquisisce una certa influenza e popolarità. Nel 1919 contribuisce alla riorganizzazione del gruppo anarchico di Sampierdarena, del quale è eletto segretario. La sua attività si esplica più sul terreno politico che su quello sindacale e prevalentemente sul piano organizzativo, tuttavia collabora con corrispondenze a «Il Libertario» di Spezia e a «L’Avvenire anarchico» di Pisa. Si occupa di mantenere i rapporti tra i gruppi del genovesato e in particolare fra quelli del ponente cittadino e della Valpolcevera e mantiene relazioni con altri gruppi italiani e esteri. Nel settembre del 1919 R. prende parte al Convegno regionale anarchico, che si svolge a Sestri Ponente, e che ha come obiettivo il coodinamento organizzativo dei gruppi della Liguria in un’unica federazione. Nel dicembre dello stesso anno R. tiene conferenze tra gli operai per il sostegno alla prossima uscita di «Umanità Nova». Nel gennaio del 1920 partecipa al Congresso nazionale anarchico di Firenze come delegato dei gruppi liguri. Nel maggio successivo partecipa al convegno anarchico ligure di Sestri P. per la costituzione dell’Unione Anarchica Ligure. In quell’occasione R. tiene una relazione organizzativa (finanziaria, propaganda, espansione numerica del movimento). Alla fine del convegno gli viene dato mandato di rappresentare l’Unione anarchica ligure al congresso nazionale dell’UAI che si tiene a Bologna nel luglio dello stesso anno. Nell’ottobre del 1921 R. è arrestato a Ventimiglia per misure di pubblica sicurezza e inviato con foglio di via a Mombaruzzo. Nell’anno successivo R. espatria in Argentina e si stabilisce a Buenos Aires. In seguito si trasferisce in Brasile ma nel 1924 è nuovamente in Italia, a Nizza Marittima. Di qui si allontana, a fine anno, verso destinazione sconosciuta. Nell’ottobre del 1926 un documento del ministero degli esteri segnala R. nuovamente a Buenos Aires “dove svolge attività anarchica” in collegamento con il gruppo che pubblica il foglio anarchico mensile «La Rivolta» e il suo redattore Camillo Daleffe. In seguito R. si trasferisce a Cordoba abbandonando ogni impegno politico. Gestore di una libreria d’orientamento cattolico, nel 1930 chiede e ottiene l’iscrizione al PNF e nell’ottobre del 1931 il Ministero dell’Interno, visto il suo ravvedimento, decide di radiarlo dall’elenco dei sovversivi. S’ignorano data e luogo di morte. (G. Barroero)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Bibliografia: G. Bianco, L’attività degli anarchici nel biennio rosso (1919-1920), «Movimento operaio e socialista in Liguria», n. 2, 1961.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Carlo e Carolina Macario

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

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