SASSO, Antonio

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
SASSO, Antonio

Date di esistenza

Luogo di nascita
Trissino
Data di nascita
June 21 1867

Biografia / Storia

Nasce a Trissino (Vicenza) il 21 giugno 1867 da Marco e Teresa Calabria, sarto, con istruzione elementare. Considerato “affabile e non portato alle violenze” e di cultura superiore alla media dei suoi compagni, gestisce con la moglie un laboratorio da sarto. Inizialmente socialista e membro di primo piano del Fascio dei lavoratori, secondo la Questura diventa anarchico nel 1892. In realtà, già nel gennaio 1888, in una lettera aperta a «Il Fascio operaio», S. si definisce un po’ confusamente socialista, anarchico e acceso sostenitore del Partito Operaio e nell’agosto 1891, quando, in rappresentanza dell’Unione sarti, presenzia al Congresso operaio nazionale tenuto a Milano, insieme con Gori, Racca, Soldo, S. fa parte della minoranza anarchica che contesta l’odg proposto da Filippo Turati (cfr. G. Cervo, Le origini della Federazione Socialista Milanese, in Il socialismo riformista a Milano agli inizi del secolo, a cura di A. Riosa, Milano 1981, p. 72). Presente al congresso di Genova dell’agosto 1892 viene nominato tra i membri del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori Italiani della Sala Sivori (quello anarco-operaista). I suoi rapporti con Gori, di cui promuove conferenze, e quelli epistolari con Malatesta ne fanno una figura di spicco dell’ambiente libertario milanese. Definito “l’anima” della Lega di resistenza fra sarti e sarte, nel 1896, si scontra polemicamente con Costantino Lazzari in una riunione alla CdL, prendendo le difese degli anarchici che avevano partecipato al Congresso londinese dell’Internazionale socialista. Buon propagandista, verso la fine del ’96 tenta, con Alfredo Casati e altri socialisti dissidenti, di dar vita ad un Circolo di studi sociali, allo scopo in realtà, secondo la polizia, di dare una “palestra di discussione” agli anarchici. Nel settembre 1900 S. si reca a Parigi con il pretesto di visitare l’Esposizione universale, ma in realtà per rappresentare gli anarchici di Milano al congresso anarchico internazionale, poi impedito dalle autorità francesi. Sempre presente alle riunioni anarchiche, nel 1902 viene chiamato a far parte della commissione artistica del Circolo “Arte moderna” ed eletto membro supplente della Commissione esecutiva della CdL. Negli anni successivi tuttavia abbandona l’attività politica, dedicandosi unicamente alla sua attività di sarto. Nel 1930, in considerazione della sua condotta politica “regolare” e dell’età avanzata, viene proposto per la radiazione dallo schedario dei sovversivi. S’ignorano data e luogo di morte. (M. Antonioli)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Marco e Teresa Calabria

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

città