RIZZA, Adolfo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
RIZZA, Adolfo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Roma
Data di nascita
July 19 1875

Biografia / Storia

Nasce a Roma il 19 luglio 1875 da Pietro e Orsola Bariani, elettrotecnico. R. si avvicina ancora molto giovane al movimento anarchico e viene segnalato dalla ps già a partire dal 1892. È descritto come uno “dei più pericolosi sovversivi della città”, “propagandista efficace ed attivo”, “un anarchico individualista d’azione”. Il 14 giugno 1894 è arrestato insieme ad altri anarchici mentre cantava l’inno dei lavoratori, ma l’accusa di turbamento pericoloso dell’ordine pubblico decade ed R. è prosciolto. In occasione di proteste al processo a Paolo Lega, viene arrestato per associazione a delinquere, ma anche in questo caso prosciolto. Assegnato al domicilio coatto per due anni, nel febbraio del 1895 viene inviato a Porto Ercole e poi a Lipari. In libertà condizionata fa rientro a Roma il 10 giugno 1896. Afflitto da una grave malattia, viene sottoposto a un’accurata vigilanza nel timore che possa commettere degli attentati. Ma in realtà la sua militanza nel movimento anarchico si fa sempre più sporadica. Il 10 novembre del 1899 partecipa alla riunione che dà vita alla Federazione socialista anarchica laziale. Il 10 agosto 1900 è denunciato a piede libero per associazione a delinquere, ma è assolto per insufficienza di prove. Nell’agosto del 1903 abbandona la Capitale e si trasferisce a Segni dove lavora come elettrotecnico presso uno zuccherificio. Dopo poco, però fa rientro a Roma ed è costretto a darsi alla latitanza. Arrestato nel luglio del 1908 sconta la pena di un anno e viene rimesso in libertà. Per motivi di lavoro si trasferisce in Grecia dove è occupato presso una ditta anglo-italiana di Gorgopotamos quale elettricista. Attentamente vigilato non può allontanarsi senza permesso scritto della polizia ellenica pena l’arresto o l’espulsione immediata. Abbandonato il lavoro, si allontana da Gorgopotamos, sicché viene arrestato e espulso. Nel settembre del 1914, fa quindi, rientro a Roma. Il 19 agosto 1922 è arrestato nella propria abitazione per possesso di 20 capsule fulmicotone e altri materiali per la fabbricazione di esplosivi, ma il 31 successivo viene rilasciato con ordinanza di libertà provvisoria del giudice istruttore di Roma. Il 24 settembre 1928 è assegnato al confino per la durata di cinque anni. Condotto a Ponza, il 24 marzo 1931 riceve una condanna a cinque giorni di arresto per contravvenzione agli obblighi. Nel novembre 1932 viene prosciolto dal confino in occasione del decennale e fa rientro a Roma. Compreso nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze (cat. 2) continua ad essere oggetto di continui fermi da parte della Pubblica sicurezza. Il 20 novembre 1935 è nuovamente arrestato per aver criticato la guerra abissina ed è tradotto in confino a Pattada per tre anni, ridotti in appello a due. Il 18 ottobre 1937 finisce di scontare il confino e torna nella capitale. Dal settembre 1938 (quando viene rintracciato dopo un periodo di irreperibilità) si perdono sue notizie. Durante la guerra sembra allontanarsi completamente dagli ambienti anarchici. S’ignorano data e luogo di morte. (I. Del Biondo)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Bibliografia: Antifascisti nel Casellario politico centrale, 18 voll., ROMA 1988-1995, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Pietro e Orsola Bariani

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

città