​RIGGIO, Pietro

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​RIGGIO, Pietro

Date di esistenza

Luogo di nascita
Palermo
Data di nascita
January 26 1926
Luogo di morte
Palermo

Biografia / Storia

Nasce a Palermo il 28 gennaio 1926 da Antonino e Rosa Lucchesi, insegnante, direttore didattico. Chiamato comunemente “Piero”, diventa prima comunista, influenzato da un fratello militante in quel partito, poi anarchico, alla fine del 1949, attirato nel movimento da Vincenzo La Cavera, amministratore di un giornale, «La Rivolta umana», compilato tra Palermo e Bagheria da Nino Napolitano e Agostino Martorana, dove R. fa le sue prime prove di giornalismo. Laureatosi in pedagogia, inizia a insegnare nelle scuole della provincia ed a collaborare alla stampa anarchica nazionale e internazionale. Insieme alla moglie Ivana Marino, partecipa intensamente all’esperienza dei campeggi internazionali anarchici che si tengono tra il 1953 e il 1956 a Marina di Cecina e a Marina di Carrara.

Nel settembre 1954, reduce da quest’ultima esperienza, R. riunisce un buon numero di vecchi anarchici e di simpatizzanti in una sede provvisoria di Palermo. È l’inizio di un impegno costante in città cui fa riscontro quello che R. svolge a livello regionale, partecipando al convegno anarchico di Siracusa, del 24-25 aprile 1955, e a quello successivo di Castelvetrano, del 25 marzo 1956. Qui intesse contatti decisivi per la pubblicazione del giornale anarchico «L’Agitazione del Sud», della redazione del quale viene incaricato insieme a Salvatore Siracusa e a Gino Cerrito. Nell’ottobre 1956 esce il primo di tre numeri unici stampati (curati da Michele Corsentino e da Franco Leggio) e, dal marzo 1957, il periodico mensile, diretto prima da Siracusa, poi da Carmelo Viola e, dall’ottobre 1961 al luglio 1969, da R. Oltre quelli citati, principali collaboratori del giornale sono Alfonso Failla, Gianni Diecidue, Vincenzo Di Maria, Rolando Certa, Melchiorre Palermo e Antonio Cardella, che lo dirige fino all’ultimo numero, del maggio 1971. Il giornale si caratterizza per l’apertura ai nuovi fermenti politici e culturali (diversi collaboratori aderiscono, fin dal 1967, all’”Antigruppo”, movimento artistico d’avanguardia) che attraversano la società siciliana di questi anni, scostandosi dalla interpretazione tradizionale della “questione meridionale”, basata sulla “colonizzazione” nordista, e occupandosi invece della complessità di fenomeni autoctoni, quali ad esempio la mafia. Da qui l’attenzione per “la ricerca-azione dal basso” innescata da Danilo Dolci e dai suoi collaboratori (primi fra tutti l’anarchico Carlo Doglio, con il quale R. è in stretti rapporti) nelle valli dello Iato, del Belice e del Carboj. «L’Agitazione» segue le attività del movimento dolciano fin dal primo numero del marzo 1957.

R. partecipa personalmente agli scioperi per la diga sullo Iato, alle conferenze-stampa in cui Dolci e Alasia denunciano i politici siciliani collusi con la mafia, all’agitazione di Roccamena per l’abolizione dell’enfiteusi, e soprattutto alla grande marcia del 1967, “Per la Sicilia occidentale e per un nuovo mondo”, alla quale porta il saluto degli anarchici nel comizio conclusivo di Palermo. Tanto entusiasmo solleva le critiche di una parte consistente del movimento anarchico nazionale che a partire dal 1959 accusa i compagni siciliani, sulle pagine del «Bollettino Interno» e nei congressi della FAI, di essere effetti da “dolcismo”, una forma di “adulterazione” dell’anarchismo. Dolci influenza R., per via indiretta, anche sul piano educativo. Lo testimonia l’adesione dell’anarchico palermitano alla concezione dell’“educazione sociale” formulata da Lamberto Borghi, ispiratore di Dolci, alla quale R. cercherà di conformarsi, introducendo elementi antiautoritari e non confessionali nel proprio mestiere d’insegnante e, dal 1970, di direttore didattico in alcuni tra gli istituti più “a rischio” della realtà palermitana. In questi anni R. è ripetutamente chiamato a ruoli di rappresentanza dell’anarchismo siciliano nella stessa isola e nel continente: effettua giri di comizi e conferenze anarchiche nella Sicilia Occidentale dal 1959 al 1963; partecipa a tutti i congressi e convegni della FAI, da quello di Senigallia dell’1-4 novembre 1957 a quello di Ancona dell’1-5 novembre 1967; è incaricato insieme a Rose (direttore di «Volontà»), nell’ottobre 1963, di dirimere la polemica tra Armando Borghi e Hugo Rolland (Erasmo Abate) sul “garibaldinismo” di quarant’anni prima; appoggia lo sciopero del 2 dicembre 1963, proclamato dagli edili di Palermo contro il caro-vita (primo annuncio di una stagione di intense lotte operaie e studentesche a cui gli anarchici palermitani daranno un notevole contributo); accorre nelle zone del Belice sconvolte dal terremoto del gennaio 1968: coadiuvato dai compagni del gruppo “P. Gori” di Santa Ninfa, crea a S. Margherita Belice un centro di smistamento degli aiuti inviati soprattutto dagli anarchici italoamericani. Dalla primavera del 1970, per nuovi impegni professionali ma anche per la diversa sensibilità che lo separa dalle nuove leve dell’anarchismo, riguardo le tematiche della nonviolenza (a cui si era negli anni avvicinato) e della trasformazione rivoluzionaria della società, limita la propria attività politica.

Nell’estate del 1981, durante una vacanza in Friuli, ha un primo infarto, che si ripete l’anno dopo, il 22 luglio 1982, al rientro a Palermo dalle “giornate malatestiane” di Ancona, conducendolo alla morte. La sua biblioteca, con testi rari sull’educazione libertaria e la nonviolenza, è oggi depositata presso il Centro di documentazione libertaria intestato a suo nome, all’interno della facoltà di lettere dell’università di Palermo. (N. Musarra)

Fonti

Fonti: Archivio storico degli anarchici siciliani, Fondo Piero Riggio, Carte sparse; ID., Archivio Nicolò e Paolo Schicchi, Corrispondenza politica, F. Gramignano-N. Schicchi 19.01.1957; Id., Archivio Melchiorre Palermo, Corrispondenza, R.-M. Palermo (1959-1965); ID., Intervista a Ivana Riggio, 9 nov. 1999; V Convegno Anarchico Siciliano, Resoconto, Siracusa 24-25 aprile 1955, dattiloscritto; Archivio storico della FAI, Carte Failla, R.-Failla 28.11.1963; Lutti nostri. Piero Riggio, «Umanità nova», 26 set. 1982.

Bibliografia:
Scritti di R.: La verifica dell’idealismo in G. Lombardo Radice e Sergio Hessen, Palermo 1974; Educazione libertaria, Abano Terme 1979; Il pensiero pedagogico-sociale di Alberto Stratic˜, dattiloscritto, s.l., s.d.

Scritti su R.: M. Corsentino, Figure dell’anarchismo siciliano. Salvatore Siracusa, «Sicilia Libertaria», n. 143, mag. 1996; Piero Riggio, la sua vita e il suo impegno per un mondo migliore, «Sicilia Libertaria», n. 185, mar. 2000.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Antonino e Rosa Lucchesi

Bibliografia

2004

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