RIGGIO, Antonino detto Nino
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- RIGGIO, Antonino detto Nino
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Cattolica Eraclea
- Data di nascita
- March 28 1842
- Luogo di morte
- Agrigento
Biografia / Storia
- Nasce a Cattolica Eraclea (AG) il 28 marzo 1842 da Francesco e Maria Teresa D’Armenio. Il padre, possidente e avvocato di idee democratico-repubblicane, lo avvia nel 1859 agli studi forensi presso la facoltà di Giurisprudenza di Palermo. Qui prosegue l’attività cospirativa contro i borboni, iniziata nell’agrigentino sotto la guida di Alfonso Friscia, fratello di Saverio. Segnalato dalla polizia, ripara in territorio di Grotte, dove esiste un combattivo nucleo di mazziniani. All’arrivo di Garibaldi, costituisce una banda di “picciotti” e raggiunge il Generale a Calatafimi. Lo seguirà nelle successive imprese, dal Volturno all’Aspromonte, da Bezzecca a Mentana, subendo ferite e promozioni sul campo. All’esperienza garibaldina è anche legato l’episodio che lo vede accorrere volontario a Londra, nel ’65, alla ricerca di un imbarco per partecipare alla guerra civile americana. Laureatosi il 22 luglio 1862, entra a far parte della fazione irregolare del repubblicanesimo siciliano, che ha tra i suoi principali esponenti Saverio Friscia, al quale lo lega un affetto filiale, e Filippo Lo Presti, alla cui opera inedita La Vita Nuova – più ancora che al rinnovato culto di Dante - s’ispira la società segreta dello stesso nome che crea ad Agrigento nel 1864, estendendola ben presto in tutta l’isola e a Napoli. Su di essa conterà Bakunin per impiantare nella città partenopea e, nei primi mesi del 1866 anche in Sicilia, la sua società rivoluzionaria segreta, progetto che viene interrotto dalla guerra nel Veneto. R. prende intanto dimora a Firenze, dove esercita la professione di avvocato, collabora a «La Riforma» sotto lo pseudonimo di Calogero Sajeva e frequenta l’ambiente democratico-sociale già legato a Bakunin, in particolare la loggia massonica “Il progresso sociale” e i pubblicisti Antonio Martinati e Nicolò Lo Savio. Con quest’ultimo e con Alessandro Bottero, annuncia nel 1867 la pubblicazione, poi differita, de «La Vera Capitale», organo del centro insurrezionale per la liberazione di Roma. Egli s’intrattiene nella città toscana, con frequenti puntate in Sicilia, fino alla primavera del 1871, quando, chiamato dai genitori (il padre è membro della locale sezione internazionalista), rientra definitivamente ad Agrigento. R. matura il definitivo distacco da Mazzini costituendo a Firenze, l’8 novembre 1870, insieme a Martinati, a Piccini e al siciliano Salvatore Battaglia, una “Società Democratica Internazionale”, che sotto lo scopo apparente di riunificare la gioventù democratica sulla base di un ampio programma di riforme politiche e sociali, nasconde il tentativo di spingerla ad abbracciare le idee socialiste (elementi di primo piano della nuova società, quali Martinati, Natta, Grassi, Piccioli-Poggiali, Socci e Battaglia aderiranno nel 1872 all’Internazionale). Ma già nell’estate, in un convegno tenuto a Sciacca, aveva messo a punto con Saverio Friscia e Carmelo Spada, un progetto di espansione dell’Internazionale nell’agrigentino, basato sulla conversione all’anarchismo di società operaie e logge massoniche avanzate. A partire dalla locale Società operaia e avvalendosi – secondo un rapporto di polizia - dell’opera di Carlo Cafiero, che lo raggiunge in Sicilia, R. costituisce ad Agrigento, tra il dicembre del 1870 e il giugno del 1871, la sezione centrale dell’Internazionale siciliana, che dota di un proprio organo, «L’Eguaglianza» (16 lug. 1871-24 mar. 1872), sostituito, dopo una parentesi di numeri unici clandestini, con «La Giustizia» (gen. 1873-19 lug. 1874). «L’Eguaglianza», con mille copie di tiratura, ha un’udienza nazionale e svolge un’importante opera di chiarificazione delle teorie internazionaliste, aderendo alle tesi anarchiche e rigettando quelle mazziniane e comuniste marxiste. Sul numero del 6 agosto 1871 vi appare l’importante articolo L’Internazionale e Mazzini, attribuito di volta in volta a Friscia e a R., ma probabilmente lavoro redazionale, che denuncia le posizioni denigratorie assunte da Mazzini sulla Comune parigina (vi fa seguito la pubblicazione dei principali documenti della Comune). Coadiuvato da Saverio Friscia, Saverio Guardino di Sciacca, Calogero Portulano e Calogero Palmeri di Agrigento, R. esplica un’intensa attività di organizzazione e proselitismo per l’Internazionale, tanto che nel gennaio 1874 essa raggiunge la cifra di 3.618 aderenti in tutta l’isola. Dopo il fallimento dei moti dell’agosto 1874, durante i quali soffre sette mesi di carcerazione preventiva ad Agrigento e a Trani, R. inizia un ripensamento graduale della propria militanza internazionalista. Assunte posizioni riformiste, nel 1877 ricostituisce con nuovo programma le sezioni di Girgenti e Porto Empedocle, e nel 1879 collabora a «La Luce» di Sciacca, giungendo a richiedere apertamente l’intervento del re Umberto per la soluzione dei problemi economici dell’isola. La prefettura di Agrigento, tuttavia, continua a vigilarlo assiduamente per gli stretti rapporti che intesse con la mafia nell’esercizio della professione forense. Candidato senza successo, nel 1882, della Federazione radicale siciliana alle elezioni politiche per il collegio di Agrigento, nei venti anni seguenti, pur appartatosi dalla vita politica, rimane un punto di riferimento per l’associazionismo operaio e radicale della provincia. Muore ad Agrigento il 27 settembre 1901. (N. Musarra)
Fonti
- Fonti: Archivio di stato Agrigento, Gabinetto Prefettura (1869-1932), b. 24, f. “Logge massoniche, società segrete, comitati, riunioni politiche”; Archivio di Stato Palermo, Gabinetto Prefettura, b. 41 (1878) f. 16 75 “Internazionale Cafiero Carlo da Barletta”; Id., Ques., Arch. Gen. (1867-1903), b. 451, f. Riggio avv. Antonino; Archivio di Stato Napoli, Questura, Gabinetto (1860-1878), b. 30, f. 40; Archivio del Museo del Risorgimento Milano, Carte Agostino Bertani; Bibliboteca Comunale Imola, Carte Andrea Costa.
Bibliografia:
Scritti di R.: Per Saverio Friscia nella solenne commemorazione, celebrata il XXVIII febbraio 1886 in Girgenti, Girgenti 1886.
Scritti su R.: A. Pugliese, La cospirazione in Sicilia. Difesa dei signori Riggio Antonino e Spada Carmelo, Trani, s.e., maggio 1875; P. Alatri, Lotte politiche in Sicilia sotto il governo della destra (1866-1874), Torino 1954; G. Cerrito, Radicalismo e socialismo in Sicilia (1860-1882), Messina-Firenze 1958; R. Hostetter, Le origini del socialismo italiano, Milano 1963; G. Cerrito, La stampa periodica internazionalista edita in Sicilia fino al 1880, «Volontà», numero speciale 5, set.-ott.1972; Il movimento operaio italiano. Dizionario biografico, a cura di F. Andreucci e T. Detti, Roma, 1976-1979, ad nomen (F. Renda); G.C. Marino, Saverio Friscia socialista libertario, Palermo 1986; R. Zangheri, Storia del socialismo italiano, vol. 1, Torino, 1993 ad indicem.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Francesco e Maria Teresa D’Armenio
Bibliografia
- 2004