RHO, Romolo Riccardo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- RHO, Romolo Riccardo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Milano
- Data di nascita
- 23/04/1876
Attività e/o professione
- Qualifica
- Nastraio
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Milano il 23 aprile 1876 da Angelo e Giuseppina Abiezzi, nastraio. La scarsa documentazione non ci permette di seguire dettagliatamente la vita di Rho. La stessa Prefettura di Milano rileva che, a parte una condanna per furto a 5 mesi e 25 lire nel 1892, la sua condotta politica non aveva dato “motivo a lagnanze” ed ha difficoltà a definirlo, indicandolo come socialista rivoluzionario ma anche come simpatizzante anarchico. In realtà, quando nel maggio 1901, Rho entra a far parte del Comitato centrale della Federazione Nazionale delle Arti Tessili, insieme con Alessandro Galli, negli ambienti libertari milanesi è considerato, al pari di quest’ultimo, un anarchico.
Nel 1903, alla morte di Luigi Negri, Rho assume la segreteria della Federazione. Certo, la sua linea centralizzatrice, espressa al congresso federale di Pisa del marzo 1904, volta a regolamentare rigidamente gli scioperi “di offesa” bloccandone il fiorire spontaneo, lascia intravedere un rapido declino delle posizioni rivoluzionarie e ben presto, al di là del “carattere vivace” e del suo essere, talvolta, “violento propagandista”, un passaggio al socialismo riformista. Sul finire del 1906, in occasione dello sciopero del Verbano, Rho e Galli vengono duramente contestati dalla Camera del lavoro di Intra per il loro atteggiamento attendista e gli anarchici, in particolar modo «La Protesta umana», ne sconfessano l’operato. Quando - fine settembre inizio ottobre 1906 - nasce la Confederazione Generale del Lavoro Rho è uno dei 9 membri del Consiglio direttivo.
Nel gennaio 1908, ad un congresso milanese delle leghe tessitori e filatori di Lombardia, è fautore di una linea di accentramento e dell’integrazione della resistenza con il mutuo soccorso e al IV congresso della Federazione (ottobre 1909) attacca “la vecchia forma rudimentale dell’organizzazione, senza fondi, senza servizi, senza consistenza finanziaria” («La Confederazione del lavoro», 9 ott. 1909). Nel 1910 Rho presenta più volte le dimissioni, che vengono respinte, dal Consiglio direttivo della CGdL. Sempre nel 1910 lascia a Galli il posto di segretario della Federazione, restando tuttavia nella segreteria della Federazione.
Nel 1911 Galli lo sostituisce anche nel Consiglio direttivo confederale. Da allora Rho assume una posizione sempre più defilata, fino a quando, nel 1920, di fronte al prevalere delle correnti massimaliste (che pure riconfermano Galli alla guida della Federazione), si dimette dalla Federazione. Da allora, rileva la questura, non si occupa più di politica e “vive facendo il piazzista di merci diverse”. Nel 1939, tuttavia, viene ancora vigilato, “non avendo finora dato sicure prove di ravvedimento politico”. S’ignorano data e luogo di morte. (M. Antonioli)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181