SANCHINI, Giobbe
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- SANCHINI, Giobbe
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Sant’Angelo in Lizzola
- Data di nascita
- October 8 1887
- Luogo di morte
- Pesaro
Biografia / Storia
- Nasce a Sant’Angelo in Lizzola (PU) l’8 ottobre 1887 da Gaetano e Marianna Barbieri, venditore ambulante. Sin da giovane, professa idee anarchiche e legge i fogli locali del movimento, in particolare «Germinal». Seguendo l’esempio del fratello, nel 1902 emigra in Svizzera (Lucerna), nel 1906 rientra in Italia, quindi nel 1911 si trasferisce negli USA. Resta a New Britain (Connecticut) per otto anni, trova lavoro come muratore, si sposa con un’emigrata italiana, Irma Cassolino, e insieme a lei svolge un’intensa attività anarchica. Negli USA diventa amico di Galleani. Nel giugno del 1919 S. e sua moglie vengono espulsi per motivi politici e fanno ritorno in Italia a bordo del piroscafo Duca degli Abruzzi. Con loro sono anche Galleani e Raffaele Schiavina. La nave attracca a Napoli e la Cassolino, subito fermata per accertamenti, può infine raggiungere il paese natale del marito, mentre S. è tradotto alle carceri del Carmine, poi al distretto militare di Pesaro. L’accusa contro di lui e contro Alfonso Fagotti, Engardo Montanari, Vincenzo Di Lecce e Schiavina – tutti giunti a Napoli sulla stessa nave – è di diserzione, per non avere risposto alla chiamata alle armi durante la Grande Guerra. Chiamato a decidere, il tribunale militare di Ancona solo il 20 luglio 1922 dichiara il non luogo a procedere contro S., che si è nel frattempo stabilito a Pesaro, poi a Fano, per tornare infine a Sant’Angelo in Lizzola (1921). È fondatore e direttore del giornale «La Frusta Anarchica», edito a Pesaro dall’ottobre al dicembre 1919. Dal gennaio 1920 il periodico diventa semplicemente «La Frusta» e, dal maggio dello stesso anno e fino al settembre 1922, la sua sede viene spostata a Fano; vi collaborano, fra gli altri, Benigno Biaschi e Ottorino Manni. S. fa “mantenere al suo giornale un atteggiamento abbastanza sereno in relazione al dibattito interno al movimento anarchico, rifuggendo quasi sempre dalle intemperanze verbali” (Finzi, La nota persona, p. 57). Prima del fascismo fa parte del circolo anarchico pesarese “Novatore” e mantiene rapporti epistolari con alcuni esponenti del movimento in Italia e all’estero. In merito all’attentato del “Diana”, «La Frusta» – pur non plaudendo il gesto – invita a considerare le ragioni che potrebbero avere mosso gli esecutori: per tale presa di posizione S. viene rinviato a giudizio, anche se sarà prosciolto nel luglio seguente. Nell’agosto del 1922 «La Frusta» è costretta a cessare in via definitiva le pubblicazioni, ma S. continua a fare propaganda e promuove aiuti per le vittime politiche. A Sant’Angelo di Lizzola gestisce per un po’ una fabbrica di pasta, poi trova impiego come muratore. Negli anni Venti S. è tenuto sotto stretta vigilanza dalle autorità, che ne perquisiscono sovente l’abitazione. Nel 1929 viene interrogato sui suoi presunti rapporti in Svizzera con Bertoni, che egli nega però di avere mai conosciuto. Negli anni Trenta si trasferisce, con la famiglia, a Forcella (te), dove sembra allontanarsi dall’anarchismo. Una nota di polizia del 20 febbraio 1942 afferma che egli “preferisce la compagnia di persone di provata fede fascista, prende viva parte alle manifestazioni patriottiche e tiene nei confronti del Regime atteggiamento favorevole”. Iscritto al dopolavoro locale, si impegna a raccogliere fondi per il fascio teramano, cui tuttavia non aderisce, e nel 1942 è radiato dall’elenco dei sovversivi. Nel dopoguerra S. tenta di dare nuova vita alla «Frusta», ma i suoi sforzi sono vani. Muore a Pesaro il 24 dicembre 1951. (R. Giulianelli)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Direzione polizia politica, f. personali, ad nomen; Archivio dello Stato - Ancona, Questura, Sorvegliati politici 1900-1943, b. 97, ad nomen.
Bibliografia: L. Bettini, Bibliografia dell’anarchismo, vol. 1 t. 1. Periodici e numeri unici anarchici in lingua italiana pubblicati in Italia (1872-1971), Firenze 1972, pp. 284-285; L. Di Lembo, Guerra di classe e lotta umana. L’Anarchismo in Italia dal Biennio rosso alla Guerra di Spagna, Pisa 2001, p. 44; P. Finzi, La nota persona. Errico Malatesta in Italia: dicembre 1919-luglio 1920, Ragusa 1990, p. 57; E. Torrico (a cura di), Bibliografia della stampa operaia e democratica nelle Marche: 1860-1926. Periodici e numeri unici di Pesaro-Urbino, Ancona 1988, pp. 183-186.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Gaetano e Marianna Barbieri
Bibliografia
- 2004