SAMAJA, Italo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- SAMAJA, Italo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Lugo
- Data di nascita
- December 31 1878
- Luogo di morte
- Bologna
Biografia / Storia
- Nasce a Lugo (RA) il 31 dicembre 1878 da Giacomo e Cesira Forti, operaio meccanico e industriale. Aderisce giovanissimo agli ideali anarchici, militando, con il fratello Nino, nei gruppi anarchici ravennati e forlivesi. Trasferitosi a Bologna all’inizio del XX secolo, entra nel movimento anarchico locale e prende parte alle manifestazioni antimilitariste organizzate dal gruppo che gravita attorno al periodico «Rompete le file!». In disaccordo sulla linea politica con i dirigenti del gruppo anarchico e, in particolare, con Armando Borghi, alla vigilia della Prima guerra mondiale lascia il movimento anarchico e aderisce al PSI. Nel 1914 è eletto al consiglio comunale di Bologna e a quello di Milano, dove si reca spesso per motivi di lavoro. Nel dopoguerra partecipa attivamente alle lotte politiche ed è uno dei principali oppositori al nascente fascismo. Il 27 giugno 1923 è arrestato - perché accusato di avere favorito l’espatrio di alcuni antifascisti ricercati dalla polizia – e liberato dopo un mese. Il prefetto di Bologna lo propone per il confino, ma gli viene comminata la diffida ed è classificato di “3a categoria”, quella degli elementi considerati politicamente pericolosi. Lo stesso anno è incluso nella lista provinciale degli oppositori del regime, con questa motivazione: “Socialista massimalista, svolse attivissima propaganda in favore del suo partito specie fra le masse operaie, sulle quali esercitava notevolissima influenza. Conserva tuttora sulle masse un certo prestigio. Mantiene immutata la sua fede socialista ed è di sentimenti ostili al Governo Nazionale. È ritenuto capace di svolgere propaganda sovversiva”. Inoltre, è iscritto nella “Rubrica di Frontiera per impedirne l’espatrio”. Durante la dittatura fascista promuove, con altri, “collette” tra i lavoratori per soccorrere i detenuti politici. Subisce controlli della polizia sino all’8 maggio 1943, quando muore. (N. S. Onofri)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Giacomo e Cesira Forti
Bibliografia
- 2004