​REGINELLA, Giacomo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​REGINELLA, Giacomo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Napoli
Data di nascita
January 29 1857
Luogo di morte
Napoli

Biografia / Storia

Nasce a Napoli il 29 gennaio 1857 da Gaetano e Giuseppina Gaiso, calzolaio. Massone, iscritto alla “Lega dei figli del Lavoro” e al “Consolato Operaio”, si avvicina agli anarchici dopo la militanza nelle società operaie e nel 1883 è redattore del «Grido del Popolo», diretto da Luigi Felicò. Segnalato tra gli internazionalisti pericolosi, nel 1885 dirige una società di mutuo soccorso tra calzolai, che trasforma in cooperativa per difendere gli iscritti “dai padroni e dalla tirannide capitalista” e nel settembre del 1886 è diffidato per aver organizzato uno sciopero. Nel 1887 è socio del circolo comunista anarchico “Il Lavoratore” e nel febbraio successivo, quando Italia e Francia sembrano vicine alla guerra, firma con alcuni compagni del circolo un manifesto che riafferma la fede nell’internazionalismo e nella fratellanza dei popoli, ma attacca la “Lega dell’Unione dei popoli latini” promossa da Amilcare Cipriani, per la centralità intellettuale attribuita alla Francia. Nel 1889 è tra i dirigenti del circolo “L’Operaio Emancipato”, che ha un Consiglio Direttivo di soli operai, sostiene l’astensione nelle lotte elettorali e si propone di favorire il progresso economico e culturale dei lavoratori per sottrarli all’influsso del clero e all’ambizione dei politicanti. A marzo guida la delegazione della società di calzolai internazionalisti, di cui è segretario, ad un comizio di disoccupati che si tiene a Roma e firma un comunicato alla stampa socialista per affermare la solidarietà con i lavoratori romani e l’unità degli anarchici napoletani. Di là a poco, però, quando gli intransigenti rifiutano di commemorare Mazzini, aderisce al circolo “Pensiero e Azione”, di ispirazione radicale, ritenendo che una propaganda troppo violenta allontani i lavoratori. Nel novembre 1890 è dirigente del circolo “L’Emancipazione Sociale” e, benché la questura gli rifiuti il passaporto, a gennaio del 1891 parte per Capolago, per esser presente al congresso anarchico, ma non riesce a varcare la frontiera. Tornato a Napoli, partecipa con Cipriani, Felicò, Bergamasco ed altri militanti a riunioni in casa di Alfonso Lista per organizzare la dimostrazione del 1° maggio e svolge una propaganda così attiva, che il 15 aprile, denunziato per associazione a delinquere ed istigazione all’insurrezione, sfugge all’arresto dandosi alla latitanza. Il 4 agosto 1891, rinviato a giudizio con numerosi anarchici e socialisti, scrive a Giovanni Bovio che accetta di difenderli. Il 22 aprile 1892 è assolto e a maggio è a Palermo, al Congresso delle Società Operaie Affratellate. Sebbene costretto alla prudenza, collabora col “Secolo dei Lavoratori” diretto da Ferdinando Colagrande e, tra il 1893 e il 1894, partecipa alla fondazione del “Fascio dei Lavoratori” e rischia l’arresto per un pacco di manifesti rivoluzionari inviati da Londra al suo indirizzo e sequestrati dalla polizia. Avvicinatosi poco a poco a Bovio ed ai “legalitari”, nel novembre 1901 si candida al Consiglio Comunale per l’Unione popolare. Sconfitto, si dedica all’attività sindacale e diventa segretario della Lega dei calzolai che aderisce alla Borsa del Lavoro. Muore il 27 marzo 1929 nell’Ospizio delle Piccole Suore di Napoli. (G. Aragno)  

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio di Stato Napoli, Gabinetto Questura, F. 77, f. “Società di mutuo soccorso dei lavoranti calzolai a cottimo”; F. 86 bis, “f. “Fascio dei Lavoatori”; F. 123, f. “Calzolai. Congresso internazionale di Napoli”; F. 172, f. “Partito Anticlericale”; F. 183, f. “Compatti Gaetano”; F. 96, f. “Circolo Socialista Operaio Emancipato”.

Bibliografia: M. Marmo, Il proletariato industriale a Napoli in età liberale, Napoli 1978, p. 160n; N. Dell’Erba, Le origini del socialismo a Napoli 1870-1892, Milano 1979, pp. 47n, 54, 56, 59-60; G. Aragno, Siete piccini perché siete in ginocchio. Il Fascio dei Lavoratori, prima sezione napoletana del P.S.I. (1893-1894), Roma 1989, pp. 39n, 50n, 86n, 87n; Idem, Il Partito Socialista a Napoli dal Fascio dei Lavoratori alla svolta del 1898, in G. Cingari, S. Fedele, Il Socialismo nel Mezzogiorno d’Italia 1892-1926, Roma-Bari 1991, p. 93.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Gaetano e Giuseppina Gaiso

Bibliografia

2004

Persona

Collezione