RECCHI, Nicola
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- RECCHI, Nicola
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Porto Civitanova
- Data di nascita
- July 4 1889
- Luogo di morte
- Buenos Aires
Biografia / Storia
- Nasce a Porto Civitanova (MC) il 4 luglio 1889 da Antonio Domenico e Rita Teresa Lipari, muratore. Nel gennaio del 1908, con regolare passaporto, espatria per l’Argentina in cerca di lavoro, confidando sullo zio Giovanni Mengoni, che da tempo si trova a Buenos Aires. Già simpatizzante anarchico, vive intensamente gli avvenimenti che si succedono dopo l’eccidio operaio del 1° maggio 1909. La furiosa repressione contro le classi operaie che seguì la morte del capo della polizia Ramon Falcon, ritenuto responsabile dell’eccidio, segna in maniera profonda l’allora giovanissimo R. Partito dall’Argentina, ritorna brevemente in Europa, prima di recarsi negli Stati Uniti. Qui partecipa attivamente alle lotte sociali nella zona di Ludlow e in questo periodo perde la mano sinistra. Rientra in Italia alla fine della guerra e a Civitanova gestisce una piccola edicola. I fascisti si occupano subito di lui, prima aggredendolo dentro la propria casa e poi distruggendogli per ben due volte l’edicola. Costretto ad espatriare, decide di ritornare in Argentina, dove poco dopo lo raggiunge la famiglia. Ma la situazione nello stato sudamericano non è delle migliori: in seguito al golpe del generale Uriburu e a infiltrazioni fasciste provenienti dall’Italia R. è arrestato il 30 maggio 1932 con l’accusa di aver ospitato un sospetto di omicidio. Torturato per diverse settimane, viene rilasciato sotto sorveglianza e agli inizi del 1936 rimpatriato, visto che in Argentina non si trovano accuse valide per incriminarlo. In Italia è subito condannato a tre anni di confino per attività antifascista e spedito nella colonia di Ventotene. Sconta per intero la pena, fino al 13 febbraio 1939, ma il prefetto di Macerata teme la sua attività sovversiva: arrestato ad agosto, in ottobre R. viene proposto per una nuova condanna al confino. Questa volta lo aspetta la colonia sita nel comune di Pisticci (Matera), da dove viene prosciolto nel settembre 1941. Terminata la guerra resta nelle Marche e vive per lo più ad Ancona, riprendendo i contatti con i vecchi compagni. Suo desiderio è però di ricongiungersi con la famiglia, che in Argentina vive sotto le continue vessazioni dell’autorità. Ci riesce nel 1956, giusto per restare accanto alla sua compagna stremata da anni di sofferenze e privazioni e riabbracciare le sue tre figlie. Morta la moglie nel 1962, R. passa gli ultimi anni della sua vita vicino alle sue figlie in condizioni tristi e misere. Si spegna a Buenos Aires il 29 giugno 1975. (R. Lucioli)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio di Stato Ancona, Questura Radiati, ad nomen.
Bibliografia: Figure di militanti che scompaiono Nicola Recchi, «L’Internazionale», 20 ott. 1975.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Antonio Domenico e Rita Teresa Lipari
Bibliografia
- 2004