RAGNI, Cesare
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- RAGNI, Cesare
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Brescia
- Data di nascita
- April 12 1891
- Luogo di morte
- Milano
Biografia / Storia
- Nasce a Brescia il 12 aprile 1891 da Luigi e Adalgisa Maloffi, cameriere. Viene segnalato come anarchico fin dal 1915. Durante la guerra combatte nell’artiglieria da campagna ricevendo anche la croce di guerra. Nel 1919 è attivo a Brescia nel PSI e nel 1921 aderisce al PCdI. Trasferitosi a Milano si accosta nuovamente al movimento anarchico. Nel 1925, insieme a Carlo Molaschi, Armando Tisi e Giovanni Cassinelli, fa parte della commissione riorganizzatrice dell’UAI. Nel maggio 1927 la polizia smantella a Brescia una rete clandestina comunista e R. viene accusato di farne parte. Arrestato viene tradotto nelle carceri bresciane e sottoposto a gravi sevizie nella vana speranza di ottenere una confessione. Dopo oltre un anno di detenzione viene infine assolto per insufficienza di prove dal Tribunale Speciale (sentenza n. 67 del 3 luglio 1928). Negli anni successivi è segnalato nei rapporti di polizia alternativamente come “anarchico” e come “comunista”. Continua intanto a mantenere segreti contatti con Pietro Costa e con altri anarchici impegnati nel soccorso alle vittime politiche. Il 22 marzo 1929 viene fermato perchè sospettato di svolgere propaganda sovversiva e il 5 ottobre è assegnato al confino per cinque anni, prima alla Gorgona poi a Ponza. Viene rilasciato il 5 novembre 1932 per amnistia. Nel 1933 è a Milano, e da fonte fiduciaria risulta essere in corrispondenza con l’anarchico Emilio Strafelini espatriato in Francia. Indagini compiute nel 1934 con l’aiuto di un confidente dimostrano che R. collabora con l’anarchico Armando Papa e con Camillo Caloni nell’organizzazione degli espatri clandestini. Il 7 luglio 1934 R. viene inviato nuovamente al confino per cinque anni (poi ridotti a tre) per favoreggiamento in espatrio clandestino; secondo un’informazione fiduciaria dell’agosto avrebbe anche svolto attività clandestina per l’usi insieme a Michele Veglia, Alfiero Guerri, Giuseppe Carcano e Maria Tronconi. A Ponza “continua a frequentare la compagnia dei confinati anarchici”. Viene successivamente trasferito a Ustica in seguito ad una protesta collettiva e poi a Gerace e a Locri. Il 12 maggio 1937 torna a Milano e il 28 ottobre espatria clandestinamente in Svizzera assieme a Giuseppe Jacopini un compagno conosciuto al confino. Nel marzo 1938 viene espulso verso la Francia e da qui passa in Spagna. Dopo un breve corso ad Almansa entra a far parte dell’artiglieria internazionale IV gruppo e combatte con la batteria Rosselli, ma nell’agosto 1938 viene ricoverato all’ospedale di Albacete per un attacco di tubercolosi. Il 6 febbraio 1939 passa in Francia e viene internato nel campo di Argeles-sur-Mer, dove risulta far parte del gruppo anarchico “Libertà o morte”. In seguito è internato nei campi di Gurs e Vernet. Nel marzo 1940 viene arruolato nelle compagnie di lavoro francesi nelle Fiandre, catturato dai tedeschi a Dunkerque viene consegnato al Consolato italiano di Bruxelles per essere rimpatriato. Il 24 giugno 1940 viene arrestato al Brennero. Condannato ad altri cinque anni di confino viene inviato a Tremiti ed in seguito a Ventotene. Liberato nell’agosto 1943 partecipa alla Resistenza con la 47 Brigata Garibaldi. Dopo la guerra abbandona l’anarchismo e aderisce al PCI. Muore a Milano il 19 dicembre 1949. (M. De Agostini)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Ministero dell'Interno, Direzione generale, Pubblica sicurezza, Affari generali riservati, sez. I a. 1930-31, b. 24 Indagini Rizzo; Archivio AICVAS Milano; «La Lotta umana», Parigi, 5 nov. 1927, 23 feb. 1928, 7 giu. 1928.
Bibliografia: K1B45 lombardi e ticinesi per la libertà in Spagna, Milano 1976; M. De Agostini, Gli anarchici milanesi nella lotta di Liberazione, «Lettera ai Compagni», Roma lug-ago. 1985; Aula IV - Tutti i processi del Tribunale Speciale Fascista contro gli imputati di antifascismo dall’anno 1927 al 1943, a cura di A. Dal Pont, [et al.], Roma 1961; TS Ufficio storico dello SME, Il Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato. Decisioni emesse nel ..., 17 voll., Roma 1980-1999, Sentenze 1928.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Luigi e Adalgisa Maloffi
Bibliografia
- 2004