POLEDRELLI, Mario
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- POLEDRELLI, Mario
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- San Nicolò
- Data di nascita
- July 17 1893
- Luogo di morte
- Ferrara
Biografia / Storia
- Nasce a S. Nicolò di Argenta (fe) il 17 luglio 1893 da Giovanna Poledrelli e padre ignoto. Frequenta le scuole elementari. Inizialmente vicino ai sindacalisti rivoluzionari (ricopre tra l’altro un modesto incarico presso la Camera del Lavoro paese natale), si accosta ben presto all’anarchismo, segnalandosi per l’assiduità e l’entusiasmo con cui partecipa a tutte le iniziative dei gruppi anarchici ferraresi. A partire dal 1912 intraprende una collaborazione con «Il Libertario» (per il quale usa firmarsi con lo pseudonimo S. Leone) e, in misura minore, con «L’Agitatore», occupandosi di cronaca politica e sindacale ferrarese ma non disdegnando temi che investano l’organizzazione e le strategie del movimento. In una di queste occasioni (cfr. In ritardo? Anarchici e repubblicani, «L’Agitatore», 18 feb. 1912) polemizza vivacemente con Mario Gioda, definendo una “balordaggine politica” l’idea, avanzata dall’anarchico torinese in più di un frangente, di un blocco comune, in chiave repubblicana, di tutti i partiti “sovversivi”. Il 28 luglio 1912 partecipa al convegno riminese dei gruppi anarchici romagnoli e marchigiani. Nella primavera del 1913 P., che risulta da tempo in contatto epistolare con numerosi - non meglio specificati - anarchici milanesi, si trasferisce a Milano. Aderisce al locale Fascio libertario e si distingue per l’intensa attività di base, specie in ambito antimilitarista (è un attivo sostenitore del «Rompete le File!» e prende parte alla campagna promossa da quel giornale contro le compagnie di disciplina e per la liberazione di Augusto Masetti e Antonio Moroni). Nel capoluogo lombardo il giovane anarchico romagnolo progetta altresì la pubblicazione di un periodico che dovrebbe intitolarsi «L’Adunata», ma il 29 agosto del 1914 è costretto a rimpatriare con foglio di via della Questura meneghina, perché disoccupato e privo di mezzi di sostentamento. Nei mesi seguenti, sull’onda dei drammatici avvenimenti bellici, matura la conversione di P. all’interventismo rivoluzionario. Un suo articolo di aspra critica al neutralismo assoluto degli anarchici, pubblicato su «L’Internazionale» del 9 gennaio 1915, suscita l’indignata reazione dei suoi ormai ex compagni. Anche Luigi Fabbri interviene a stigmatizzare la svolta guerrafondaia di P., provocandone la replica nell’ambito della polemica che oppone lo stesso Fabbri alla redazione del nuovo giornale anarcointerventista «La Guerra Sociale» (cfr. M. Poledrelli, In guisa di risposta, «La Guerra Sociale», 27 feb. 1915). In un articolo/lettera di poco precedente, edito sempre da «La Guerra Sociale» (Revisione?, 20 feb. 1915) P. ha definito i termini del proprio interventismo, che egli considera in linea con la più rigorosa tradizione libertaria, la guerra agli Imperi Centrali essendo una battaglia di libertà. “Il mio atteggiamento interventista di oggi - scrive - è la logica ineluttabile dei miei atteggiamenti di ieri. Ieri fui contro la guerra libica; ieri guardavo con simpatia la guerra liberatrice che i popoli balcanici combattevano contro la Turchia, per la medesima ragione che oggi sono favorevole all’intervento dell’Italia nel conflitto europeo”. Arruolatosi volontario, muore a Ferrara il 3 giugno 1917 per i postumi delle gravi ferite riportate in combattimento. (A. Luparini)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Bibliografia: A. Roveri, Dal sindacalismo rivoluzionario al fascismo. Capitalismo agrario e socialismo nel ferrarese, Firenze 1972, ad indicem; M. Antonioli, Gli anarchici italiani e la prima guerra mondiale. Lettere di anarchici interventisti (1914-1915), «Rivista storica dell’anarchismo», n. 1, (1995), p. 106; A. A. Luparini, Anarchici di Mussolini. Dalla sinistra al fascismo dalla rivoluzione al revisionismo, Montespertoli (Fi) 2001, ad indicem.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Giovanna Poledrelli
Bibliografia
- 2004