PIERANTONI, Ugo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- PIERANTONI, Ugo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Senigallia
- Data di nascita
- December 9 1883
- Luogo di morte
- Senigallia
Biografia / Storia
- Nasce a Senigallia (An) il 9 dicembre 1883 da Raffaele e Luigia Mondaini, ottonaio. Nel luglio 1900 fa professione di anarchia sull’«Agitazione», in solidarietà con il gruppo libertario di Ancona, processato in quei giorni. Tuttavia, soltanto dal 1910, quando si è già da tempo trasferito a Milano per lavoro, viene indicato dalla polizia come attivo propagandista, presente a tutte le conferenze e manifestazioni indette dal movimento anarchico locale. Nel 1911 si trasferisce a Ginevra, dove prende i contatti con la Maison du peuple, entra a far parte dei gruppi libertari “Senza patria” e “Reveil”, si impegna per organizzare agitazioni pro Masetti, acquisendo “un grande ascendente sui suoi compagni di fede” (Min. dell’Interno, Nota del 12 novembre 1912). A causa di un articolo intitolato Risorgiamo, comparso nel luglio 1912 sul periodico bolognese «Rompete le file», P. viene incriminato per vilipendio all’esercito e incitamento all’odio fra le classi sociali. Nel 1913 si sposta a Parigi, dove si lega al “Gruppo rivoluzionario italiano”, svolgendovi un ruolo di rilievo; poi è di nuovo a Ginevra. Nel settembre dell’anno successivo torna a Senigallia, proseguendo la sua attività politica nel gruppo “Germinal”, di cui fanno parte, fra gli altri, Ottorino Manni, Orio Schiaroli, Brenno Colocci, Edmondo Gambelli, Giovanni Balducci e Attilio Appiotti. Quella nelle Marche è una permanenza breve, poiché P. riparte già nel 1915, stavolta per essere impiegato nella fabbrica di aeroplani “Savoia” di Bosisio, quindi nelle officine milanesi “Romeo”. Anche durante il fascismo continua a dirsi anarchico, perciò viene denunciato al Tribunale speciale nel dicembre 1930 e subisce infine una condanna a trenta mesi di carcere e un anno di libertà vigilata. Scontata la pena, è di nuovo a Milano, dove trova impiego come operaio e abbandona la politica. Muore a Senigallia il 28 settembre 1959. (R. Giulianelli)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio dello Stato - Ancona, Questura, Anarchici, b. 20, ad nomen; ivi, Questura, Sorvegliati politici 1900-1943, b. 86a, ad nomen.
Bibliografia: S. Anselmi, Ancona e la provincia nella crisi di fine secolo. I moti per il carovita, Urbino 1969, p. 79.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Raffaele e Luigia Mondaini
Bibliografia
- 2004