PICCININI, Simone

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
PICCININI, Simone

Date di esistenza

Luogo di nascita
Albino
Data di nascita
January 5 1883
Luogo di morte
Bergamo

Biografia / Storia

Nasce ad Albino (BG) il 5 gennaio 1883 da Tobia e Felicia Dentella, anarchico, fratello maggiore del più noto Aristide sindacalista e socialista dirigente della CdL di Bergamo. Nel 1905 si trasferisce a Bergamo, dove abita nel popolare borgo di via Pignolo. È operaio tessile presso lo stabilimento Oetiker, poi decoratore e verniciatore e in seguito portinaio. Ha le ultime tre dita della mano sinistra chiuse. Nel 1914 fa parte del Gruppo Libertario Bergamasco, del quale frequenta soprattutto Gaetano Ghirardi, Vittorio Colla, Egidio Corti. Compie il servizio militare durante la prima guerra mondiale nel battaglione della Milizia Territoriale. Negli anni Venti è abbonato a «Fede!» e frequenta sempre i componenti del Gruppo Libertario, insieme ai quali sottoscrive spesso in favore della stampa anarchica e dei perseguitati politici. Dopo il ritrovamento di materiale esplosivo, avvenuto l’8 febbraio 1926 presso il tipografo anarchico Luigi Caglioni, uno dei componenti del gruppo libertario, anche la casa di P. viene perquisita il giorno seguente, con il rinvenimento del ritratto fotografico in grande di Malatesta, uno di Matteotti, una grande riproduzione a colori di un quadro di Scalarini intitolato Luce e Ombra e la fotografia dell’anarchico bergamasco Egidio Corti. Dopo la perquisizione e il sequestro del materiale, gli agenti di Pubblica sicurezza si recano allo stabilimento Oetiker per procedere al suo arresto. Dopo essere stato rilasciato, il 30 aprile le guardie di Pubblica sicurezza eseguono ancora una perquisizione dell’abitazione di P. alla presenza della moglie, senza esito. Il 6 settembre 1930 viene radiato dallo schedario dei sovversivi della provincia di Bergamo, ma è provvisto di carta d’identità rilasciata nel luglio 1927 con le impronte, com’è d’obbligo per chi è sospetto in linea politica. Il 6 ottobre 1930 parte da Bergamo per Parigi con regolare passaporto per ragioni di lavoro, ma i problemi di salute lo costringono presto a rientrare. Muore a Bergamo il 16 gennaio 1934. (G. Mangini)

Fonti

Fonti: Archivio dello Stato - Bergamo, Fondo Questura - Sovversivi, b. 79, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Tobia e Felicia Dentella

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

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