PEZZOTTI, Ariovisto

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
PEZZOTTI, Ariovisto

Date di esistenza

Luogo di nascita
Ancona
Data di nascita
May 2 1871
Luogo di morte
Ancona

Biografia / Storia

Nasce ad Ancona il 2 maggio 1871 da Mariano e Ginevra Zaninelli, orefice. Infaticabile propagandista, è fra i protagonisti del ricambio generazionale nell’anarchismo anconitano a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta del XIX secolo. Dal 1890 al 1892 viene più volte denunciato per apologia di reato a mezzo stampa, ma in tutti i casi ottiene l’assoluzione. Membro del circolo “11 Novembre”, P. diventa gerente del settimanale «L’Art. 248» e del numero unico «Il Commercio» (12 feb. 1894). Il 7 e il 9 gennaio 1894 ad Ancona si tengono manifestazioni in sostegno dei Fasci siciliani, P. vi partecipa attivamente e il 16 febbraio 1894 il tribunale del capoluogo lo condanna a nove mesi e dieci giorni di carcere per “grida sediziose ed istigazione a delinquere”. Con lui, vengono processati Gaspare Fabretti, Umberto Borromei, Antonio Mazzacampagna, Eugenio Ansevini, Romolo e Napoleone Pellegrini, Ariodante Bertini, Angelo Fulgenzi, Antonio Schiavoni, Giovanni Cesanelli, Emilio Santarelli e Vitaliano Sbernini. Nel maggio e nel luglio seguenti gli vengono comminate due ulteriori condanne per reato di stampa, ma P. è contumace, avendo lasciato l’Italia già da qualche mese alla volta di Fiume. Si reca poi a Budapest, infine a Bucarest. Durante il suo soggiorno balcanico svolge vari lavori: operaio in una azienda vinicola, commesso di oreficeria, cameriere. Nell’autunno del 1897 si dirige a Costantinopoli, ma viene intercettato dalla polizia austriaca, che lo rimpatria. Nella prigione anconitana espia la prima delle pene inflittegli quattro anni prima; di nuovo in libertà nell’agosto del 1898, P. si imbarca per Fiume, quindi va in Bulgaria, quindi in Romania, da dove viene espulso qualche mese più tardi. Nella sua città sconta altri quattro mesi di carcere, ultima appendice dei procedimenti giudiziari del 1894, poi viene assegnato per tre anni al domicilio coatto. Il 1° febbraio 1899 P. giunge a Ventotene, dove resta per otto mesi prima di essere trasferito a Pantelleria. Il 14 marzo 1900 può rientrare ad Ancona in libertà condizionata, tuttavia il controllo delle autorità non gli impedisce di collaborare con «L’Agitazione» e di essere fra i fondatori della locale CdL. Nell’organismo camerale P. recita un ruolo di rilievo, dapprima come rappresentante degli anarchici nel triumvirato (P.-Nisi-Sorica) che si forma il 4 luglio 1900 con il compito di preparare l’assemblea fondativa, quindi come membro delle prime due commissioni esecutive della stessa camera (1901-1902). La sorveglianza su di lui è continua e P. subisce altre due condanne all’inizio del secolo; nel 1901 viene inoltre arrestato insieme al fratello Estevane e ad Alberico Angelozzi con l’accusa, infine caduta, di avere preparato un complotto per uccidere il presidente del tribunale di Genova, Gonnella. Presente a tutte le manifestazioni e ai convegni anarchici che si svolgono nella sua città nel primo decennio del Novecento, è fra i promotori del Segretariato del popolo e, più tardi, del ricostituito circolo libertario “Studi sociali”. Prende parte alla Settimana rossa e nel dicembre 1914 testimonia a favore di Malatesta e degli altri imputati al processo dell’Aquila. Nel dopoguerra le note su di lui si diradano, benché egli continui a professarsi anarchico. Nel 1922 lo troviamo esponente del locale Comitato pro-vittime politiche; nel 1926 è segretario del Patronato nazionale, dove continua a lavorare anche negli anni Trenta. Durante il regime P. riduce al minimo l’attività politica, tuttavia i suoi trascorsi sconsigliano alla polizia di abbandonare la sorveglianza su di lui. Muore ad Ancona il 20 dicembre 1946. Dal 1962 la sua città natale gli ha dedicato una via, la cui insegna ne ricorda le qualità di “benefattore e filantropo”. (R. Giulianelli)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomenI soliti processi, «Il Lucifero», 34-24 feb. 1901; Una grande perdita, «Umanità nova», 5 gen. 1947; Da Ancona, «Umanità nova», 26 gen. 1947.

Bibliografia: L. Bettini, Bibliografia dell’anarchismo, vol. 1 t. 1. Periodici e numeri unici anarchici in lingua italiana pubblicati in Italia (1872-1971), Firenze 1972, pp. 119-120; A. Borghi, Errico Malatesta, Milano 1947, p. 257; R. Giulianelli, Le origini della camera del lavoro di Ancona (1900-1910), in 1900-2000. 100 anni di lavoro per il lavoro, Ancona 2001, pp. 30, 40; E. Santarelli, Le Marche dall’unità al fascismo, Urbino 1983 [1964], pp. 120, 191.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Mariano e Ginevra Zaninelli

Bibliografia

2004

Oggetto

Persona

Collezione

città