PETRI, Enrico

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
PETRI, Enrico

Date di esistenza

Luogo di nascita
Greve in Chianti
Data di nascita
August 8 1866

Biografia / Storia

Nasce a Greve in Chianti (FI) l’8 agosto 1866 da Domenico e Rosa Neri, pubblicista. Proveniente da famiglia della piccola borghesia impiegatizia, a ventun anni si stabilisce a Empoli. Qui assume la direzione del locale foglio radicale «La Frusta» e poi di quello democratico «La Luce». Nello stesso torno di tempo si fa conoscere per una coraggiosa campagna di denuncia del comportamento degli ufficiali nei confronti delle reclute del campo estivo impiantato nelle vicinanze della cittadina toscana; la reazione dei militari è però tale che P. deve rifugiarsi a Marsiglia. Quando ai primi del ’93 rientra ad Empoli, beneficiando di un’amnistia, P. è ormai su posizioni anarchiche e diventa “l’uomo di maggior spicco del vivace gruppo libertario locale” così nell’ottobre del ’94 è anche lui inviato al domicilio coatto, prima a Porto Ercole in provincia di Grosseto e poi alle Tremiti giusto in tempo per essere coivolto nella rivolta del 1° marzo ’96. Il conseguente processo a Trani del luglio lo proscioglie per insufficienza di prove e P. può tornare ad Empoli dove si impegna a fondo nella campagna contro il domicilio coatto. Nel gennaio-febbraio ’98 organizza un ciclo di comizi di protesta in cui parlano anche P. Gori e A. Cipriani ma in conseguenza dei moti del caroviveri del maggio viene nuovamente mandato al domicilio coatto, questa volta a Ponza, ove stringe amicizia con Luigi Fabbri e inizia a collaborate, con lo pseudonimo Antibo, per «L’Agitazione» di Ancona e per «L’Avvenire sociale» di Messina. Rientra ad Empoli nel marzo del ’900 prosciolto condizionalmente. Segue allora, come molti altri anarchici, l’invito di Malatesta ad impegnarsi nel movimento operaio organizzato; promuove, con i compagni empolesi e con i socialisti, la nascita della locale CdL, nell’agosto del 1901 parla a nome degli anarchici all’inaugurazione di quella di Viareggio e inizia un giro di conferenze a Piombino, a Carrara e nella Maremma; subito dopo accompagna G. Gavilli in un altro giro di propaganda tra Pisa, Livorno e Genova. Nel novembre di quello stesso anno è chiamato a Carrara come segretario provvisorio della CdL locale, allora in mano ad una maggioranza anarchico repubblicana. P. si impegna a fondo per isolare la componente socialista riformista e dare una configurazione autonoma ai lavoratori del marmo fino ad allora inglobati nel ramo edilizio, inoltre collabora assiduamente a «Combattiamo!», il foglio degli anarchici carraresi che ha risonanza nazionale. È in questo periodo che P., apprezzato e conosciuto in tutto il paese, si mette al diretto servizio della Presidenza del Consiglio e del vertice della polizia, diventandone uno dei più preziosi e protetti agenti informativi. Tuttavia i compagni non sospettano assolutamente di lui, neanche quando nonostante i diversi tentativi (1905, 1907, 1912) di sbatterlo in galera per sempre da parte della magistratura e delle polizie locali – anch’essi all’oscuro del suo doppio ruolo – si infrangono di fronte alle disposizioni provenienti dall’alto che gli consentono di cavarsela sempre a buon mercato. E così può continuare indisturbato la sua doppia attività prima in Italia e poi dal 1905 in Francia, sotto tutti i governi compreso quello di Mussolini: P. infatti è in servizio regolare fino al ’32 e saltuario fino al ’37. Nel 1939 l’Ambasciata a Parigi si preoccupa di farlo rimpatriare probabilmente per evitare complicazioni con i servizi francesi che devono aver avuto sentore del suo ruolo. Nel 1943 comunque ottiene l’appoggio diretto del Capo della Pubblica sicurezza per tornare in Francia dalla famiglia e da allora se ne perdono le tracce. S’ignorano data e luogo di morte. (L. Di Lembo)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale. ad nomen; Archivio dello Stato - Massa, Questura, b. 57; «Pro Coatti», Genova 19 nov. 1899.

​Bibliografia: Alla ricerca dei coatti anarchici nelle isole maledette, «Umanità nova», 30 mag. 1948; L. Guerrini, Il movimento operaio nell’Empolese dalle origini alla guerra di Liberazione, Firenze 1954, ad indicem; G. Mori, La lotta sociale in Lunigiana (1859-1904), Firenze 1958, ad indicem; L. Bettini, Bibliografia dell’anarchismo, vol. 1 t. 1. Periodici e numeri unici anarchici in lingua italiana pubblicati in Italia (1872-1971), Firenze 1972, ad indicem; L. Gestri, Capitalismo e classe operaia in provincia di Massa-Carrara. Dall’unità d’Italia all’età giolittiana, Firenze 1976, ad indicemIl Movimento Operaio Italiano Dizionario Biografico, a cura di F. Andreucci e T. Detti, Roma, 1976-1979, ad nomen; G. Sacchetti, Sovversivi in Toscana (1900-1919), Todi 1983; V. Bartoloni, I fatti delle Tremiti, una rivolta dei coatti anarchici nell’Italia umbertina, Foggia 1996, ad indicem; E. Croce, Domicilio coatto, Casalvelino Scalo 2000, ad indicem

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Domenico e Rosa Neri

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

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