PETACCHI, Giuseppe

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
PETACCHI, Giuseppe

Date di esistenza

Luogo di nascita
Carrara
Data di nascita
February 25 1907
Luogo di morte
Carrara

Biografia / Storia

Nasce a Carrara (MS) il 25 febbraio 1907 da Elia e Aldegonda Gianfranchi, marmista, lavapiatti. Inizialmente di idee repubblicane, nel 1927 è obbligato dai fascisti a munirsi di carta di iden­tità ai sensi della nuova legge di PS. Nel 1929 gli viene negato il nulla osta per imbarcarsi sulle navi straniere per impedirgli di svolgere propa­ganda antifascista fra i marinai. 1121 aprile 1932 viene diffidato perché frequenta i sovversivi del posto e il 25 aprile viene sorpreso mentre tenta di convincere altri cavatori a rifiutare il nuovo contratto di lavoro, perché le paghe sono troppo basse. Ammonito il 17 giugno, undici giorni dopo è arrestato perché era insieme ad Andrea Lucetti e Vera Bibbi e il 30 giugno è condannato a tre mesi di arresti e a due anni di libertà vigilata per contravvenzione all'ammonizione. Emigra­to clandestinamente il 28 maggio 1934, insie­me a Pilade Menconi e a Ivo Pieruccini, passan­do per La Spezia e per Ventimiglia, si stabilisce a Marsiglia, dove lavora con l’anarchico Celso Persici, e il 29 settembre viene iscritto nel «Bol­lettino delle ricerche» per la misura di arresto, come "repubblicano già ammonito politico". L'11 gennaio 1935 viene schedato dalla Prefet­tura di Massa Carrara. A Marsiglia P. svolge un'intensa attività antifascista, partecipando alle iniziative ed alle assemblee dell'Università pro­letaria, dell'Associazione repubblicana sociali­sta e della LIDU, e in ottobre è presente al Con­gresso antifascista di Bruxelles, insieme a Alber­to Jacometti, Edoardo Angeli, Guido Lionello, Carlo Pedroni, Roberto Boschi e molti altri esuli. Nell'agosto del 1936, parte per Barcellona e si arruola nella Sezione Italiana della Colonna "Ascaso" CNT-FAIib, nelle cui file combatte a Monte Pelato il 28 agosto. Gravemente ustio­nato, insieme a Giuseppe Gabbani e a Giuseppe Barberis, il 1° settembre a Huesca nell'incendio di un carro blindato, colpito dai franchisti, e ri­coverato a Barcellona, firma, insieme a Arturo Buleghin, Emilio Canzi, Antonio Cieri, Giu­seppe Mioli, Bruno Pontoni, Valentino Segata, Tommaso Serra, Carlo Rosselli e Vindice Rabitti, un telegramma diretto a "Giustizia e libertà di Parigi", in cui si smentiscono le voci circolanti in alcuni ambienti dell'emigrazione che parlano di "dissidi interni della Colonna Italiana". Il 3 novembre P. scrive al fratello Aldo (già arrestato a Susa in settembre mentre cercava di emigrare illegalmente per arruolarsi nelle formazioni an­tifranchiste) che dalla "lotta di posizione siamo passati all'attacco. Il cerchio stretto della capita­le è spezzato, al nostro lato siamo fieri e orgo­gliosi dei progressi fatti, perciò lascia che strilli­no i vari galoppini". In dicembre P. viene foto­grafato a Barcellona, insieme a Ciro Sparano e a Roberto Briganti, entrambi miliziani nella Colonna "Ascaso", e nel gennaio del 1937 rien­tra per qualche giorno in Francia, per tentare di arruolare altri volontari. Nei giorni seguenti passa nella compagnia mitraglieri del I btg "Matteotti", insieme ad Agostino Casati e Libe­ro Battistelli, e il 5 marzo invita il fratello a rag­giungerlo in Spagna. Di nuovo in Francia nel­l'estate del 1937, è ospite, a Parigi, del giellista Angelo Monti, anche lui ex miliziano di Spa­gna, e viene incluso dai fascisti fra gli attentatori perché intenderebbe vendicare Carlo Rosselli, uccidendo un gerarca fascista. Nella capitale francese P. frequenta le riunioni di GL e cerca di farsi rilasciare una carta di identità con l'aiuto di Lussu e di Caporali, ma le sue richieste vengono respinte ed è espulso dal paese. Il 28 settembre 1938 il capo della polizia fascista informa i pre­fetti che P. si è allontanato da Parigi per desti­nazione ignota e li invita, data la pericolosità dell'esule, a intensificare le misure di vigilanza per arrestarlo. Passato in Belgio, P. vi resta clan­destinamente, dopo esserne stato espulso, e al principio del 1939 fa il cavatore a Lustin e a Tailfer. Nel giugno 1940, mentre i nazisti dila­gano verso la Francia, torna a Marsiglia, dove dimora presso l'anarchico Senofonte Argante Pisani, anche lui ex miliziano di Spagna, e vive facendo lo sguattero e poi il manovale. Verso la fine dell'anno figura in una lista di antifascisti italiani molto attivi in Francia e quindi conside­rati molto pericolosi, che viene trasmessa dalla polizia di Mussolini a quella nazista per agevo­larne la cattura. Nel marzo 1941, emigra a Città del Messico e il 24 settembre 1943 rientra in Italia paracadutato dagli inglesi per operare die­tro le linee nemiche a fianco del movimento partigiano. Partecipa al III Congresso nazionale anarchico (Livorno 23-25 apr. 1949). Muore a Carrara il 2 giugno 1961. (F. Bucci - S. Carolini - I. Rossi)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.; T. Tulli, Nuovi particolari sull'azione del 30-31 agosto e 1-2 settembre, «Giustizia e libertà», 18 set. 1936; Archivio privato Gino Bibbi, Appunto di Gino Bibbi in data 12 die. 1950.

Bibliografia: Volontari italiani caduti in Spagna, «Qua­derni italiani», apr. 1943, p. 118; A. Garosci, Vita di Carlo Rosselli, Firenze 1973, p. 298; Id. Relazione sulle diverse fasi dell'intervento di "Giustìzia e Libertà” nella guerra civile di Spagna in Giustizia e Libertà nella lotta antifascista e nella storia d'Italia. Attualità dei fratelli Rosselli a quaranta anni dal loro sacrificio, atti del Con­vegno internazionale organizzato a Firenze il 10-12 giu. 1977 da Istituto Storico della Resistenza in Tosca­na, Firenze 1978; La Colonna Italiana, a c. di A. Lopez, Roma 1985, p. 33; Antifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma 1988-1995, vol. 14, p. 335; La Spagna nel nostro cuore, 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare, Roma 1996, p. 360.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Elia e Aldegonda Gianfranchi

Bibliografia

2004

Persona

città