PETRACCHINI, Primo detto Gino
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- PETRACCHINI, Primo detto Gino
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Cittaducale
- Data di nascita
- January 1 1896
Biografia / Storia
- Nasce a Cittaducale (RI) il 1° gennaio 1896 da Giuseppe e Filomena Innocenzi, sarto. Chiamato comunemente Gino ha frequentato le scuole elementari. Giovanissimo, come il fratello più grande Icilio (nato a Cittaducale il 24 luglio 1882), aderisce al movimento anarchico e fa parte del gruppo anarchico “Michele Angiolillo” di Terni. Durante la Settimana Rossa è attivo nelle manifestazioni che si svolgono a Terni e viene arrestato per la prima volta nell’agosto del 1914. Le autorità lo definiscono un “fervente anticlericale e disturbatore di funzioni religiose”. Denunciato diverse volte per “disfattismo e di attentato alla libertà del lavoro” partecipa alle campagne antimilitariste contro il conflitto mondiale. Nel primo dopoguerra è un proficuo conferenziere e tiene diversi comizi a Fabriano, S. Giovanni Valdarno, Livorno, Piombino ed è in rapporto con Riccardo Sacconi. A Livorno il 21 ottobre 1919 nei locali della cooperativa “Risveglio” commemora Bruno Filippi. In qualità di rappresentante della CdL sindacale di Pisa è presente al congresso nazionale dell’USI che si svolge a Parma dal 20 al 22 dicembre del 1919. Nel settembre 1919 si trasferisce a Pisa dove è chiamato a ricoprire l’incarico di segretario della CdL sindacale, ruolo che lo impegna fino al dicembre del 1922 quando la CdL cessa le sue attività a causa della repressione statale e fascista. La sua intensa attività propagandistica lo porta ad assumere un ruolo non secondario in questi anni nel movimento anarchico della costa tirrenica toscana. Il 10 ottobre 1920 è presente a Pisa al convegno anarchico provinciale dove secondo la polizia pronuncia “discorsi violentissimi, propugnando l’intransigenza più assoluta di partito, la necessità della rivoluzione e della incondizionata adesione alla Terza internazionale” (Il Prefetto di Pisa al MI, 11 ottobre 1920). Collaboratore di diversi periodici tra i quali «Germinal» organo della CdL sindacalista di Pisa. Dall’agosto del 1921 ricopre l’incarico di segretario del consiglio di amministrazione della Cooperativa degli spazzini municipali di cui diviene presidente nel maggio del 1922. A Pisa sposa nel gennaio del 1921 Acratica Mazzoni figlia del noto militante libertario Virgilio Salvatore. Le autorità sottopongono P. a diversi procedimenti penali. Nel novembre del 1920 lo condannano a tre mesi di carcere con la condizionale per i discorsi incitanti “allo scontro violento” tenuti da P. durante un comizio di scioperanti. Dopo aver pubblicato un articolo commemorativo su Bruno Filippi, pubblicato dal periodico «La Sommossa» di Terni, la corte d’Assise di Spoleto, il 28 gennaio del 1921, lo condanna per “apologia di reato” a diversi mesi di carcere. Arrestato nell’estate del 1921(si v. Gino Petracchini arrestato, «Umanità nova», 30 ago. 1921) P. subisce una carcerazione che lo allontana da Pisa in una fase molto delicata dello scontro politico e “militare” con i fascisti. Al suo ritorno la situazione è ormai in mano agli squadristi e nel 1923 P. è costretto ad abbandonare la città e a tasferirsi a Genova dove è continuamente sorvegliato. Nell’estate del 1927 viene arrestato perché sospettato di “attività antifasciste” ma viene rilasciato dopo qualche settimana per mancanza di indizi. Negli anni Trenta non esplica nessuna attività ma la sorveglianza della polizia non cessa, l’ultimo documento nel suo fascicolo personale del casellario politico centrale riporta la data del 31 marzo 1942. S’ignorano data e luogo di morte. (F. Bertolucci)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; «Germinal!», periodico della CdL sindacalista di Pisa e provincia, anni 1920-1922.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Giuseppe e Filomena Innocenzi
Bibliografia
- 2004