PEREGO, Paolo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- PEREGO, Paolo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Abbiategrasso
- Data di nascita
- October 12 1874
Biografia / Storia
- Nasce ad Abbiategrasso (MI) il 12 ottobre 1874 da Giovanni e Rachele Parea, sposato con due figli. Ha la licenza elementare. La Prefettura di Milano lo definisce “anarchico convinto”, in grado di esercitare discreta influenza sui suoi compagni pur non avendo contatti epistolari con anarchici residenti in Italia o all’estero. A Milano è socio della Società di Mutuo Soccorso e Collocamento Prestinai. Non collabora a nessun giornale del movimento ma ne riceve molti. È in relazione con gli anarchici Raffaele Petrali, Pietro Uboldi, Luigi Perego, Carlo Chignola, Felice Mazzocchi e molti altri, coi quali il 18 settembre 1894 viene arrestato e deferito all’autorità giudiziaria per attività sovversiva. Dal processo risulta che P. con un certo Fontana prestinaio si era espresso dicendo che in futuro Caserio sarebbe stato fatto santo come Garibaldi, e che gli anarchici stavano preparando un colpo facendo esplodere una bomba sotto un treno. Nella perquisizione domiciliare che ne era derivata viene rinvenuto un coltello con incisa la scritta “W l’anarchia”, che la polizia interpreta come “allusiva a Caserio”, insieme a un opuscolo di propaganda anarchica e una fotografia di Caserio. Con sentenza del 25 febbraio 1895 P. viene assolto per insufficienza di prove, la Corte d’Appello, però, il 7 maggio lo condanna a 50 giorni di confino, pena però ritenuta già scontata con la detenzione preventiva. Trasferitosi da Abbiategrasso a Vercurago, frazione Gallavesa (BG) nel 1923, il 29 aprile 1926 viene arrestato perché, in seguito a perquisizione domiciliare, viene trovato in possesso di opuscoli di propaganda anarchica: L’anarchia e la Chiesa; Il fronte unico rivoluzionario; Il Vangelo dell’ora; La peste religiosa; La rivoluzione sociale; Fra contadini; Programma anarchico; L’anarchia; La Banca e la rivoluzione; Ai giovani; Socialismo e Parlamentarismo; Lo sciopero generale; Le due vie; Buona lezione; Ai coscritti; Lavoratori, oltre alle Memortie di un rivoluzionario di Kropotkin. Viene scarcerato nel maggio 1926. Nell’agosto 1929 risiede sempre a Vercurago e per vivere fa il venditore ambulante di giocattoli di cartone che costruisce da sé nella sua abitazione. Nel dicembre 1930 fa ritorno a Milano e per questo viene depennato dall’elenco dei sovversivi bergamaschi nel 1931. S’ignorano data e luogo di morte. (G. Mangini)
Fonti
- Fonte: Archivio dello Stato - Bergamo, Fondo Questura - Sovversivi, b. 76, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Giovanni e Rachele Parea
Bibliografia
- 2004