COLOMBARINI, Mario

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
COLOMBARINI, Mario

Date di esistenza

Luogo di nascita
Bologna
Data di nascita
17/03/1923
Luogo di morte
Torino
Data di morte
28/10/1989

Attività e/o professione

Qualifica
Operaio calibrista

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Bologna il 17 marzo 1923 da Giuseppe ed Estella Frisan, operaio calibrista. La famiglia, di estrazione popolare, si trasferisce a Torino quando Colombarini è ancora un bambino. Avviato al lavoro in età adolescenziale, è impiegato come calibrista allo stabilimento FIAT Ferriere dove lavorano anche il padre e lo zio. Durante la guerra presta servizio nella marina militare e nel 1943 viene catturato dai tedeschi e inviato al campo di lavoro a Witten nella Renania Settentrionale-Vestfalia in Germania. Nell’autunno del 1945 rientra a Torino, dove riprende a lavorare come meccanico di precisione e capo officina sempre alla FIAT Ferriere, stabilimento nel quale da sempre aveva operato un nucleo di lavoratori anarchici, al centro degli scioperi del marzo 1943 e nel quale si era formata la VII Brigata SAP guidata da Ilio Baroni, operaio anarchico morto durante un conflitto a fuoco con gli occupanti tedeschi il 25 aprile 1945. Colombarini si avvicina al movimento libertario negli anni immediatamente successivi alla fine del conflitto attraverso la lettura di «Era nuova» e il gruppo “Barriera di Milano” composto prevalentemente da operai. All’inizio del 1950 aderisce al Gruppo d’iniziativa per un “movimento orientato e federato” e successivamente alla sezione torinese dei GAAP insieme Demi, Candela, Lico, Peretti, e Visconti. Partecipa, insieme a Demi, come delegato torinese all’incontro nazionale dei CDS che si svolge a Genova Sestri il 1° e 2 giugno 1951. Nel 1952 fa parte della Commissione d’organizzazione nominata dalla Seconda conferenza nazionale dei GAAP (Firenze 1952) insieme a Penna (Sud); Tinè (Sicilia); F. Bazzanella (Trieste); Masini (collegamenti su piano nazionale); Scattoni (Centro). È abbonato e diffusore de «L’Impulso» e segue le attività dell’organizzazione fino alla primavera del 1957. Attivo nel campo sindacale, iscritto alla CGIL, nel 1952 è presente al congresso della FIOM della FIAT Ferriere poi nel marzo 1954 risulta membro del Consiglio nazionale FIOM. Negli anni Sessanta e Settanta si allontana dalla politica attiva ma rimane nel sindacato. Muore a Torino il 28 ottobre 1989. (F. Bertolucci)
 

Luoghi di attività

Luogo
Torino

Fonti

Fonti: Arolsen Archives. https://arolsen-archives.org, ad nomen; Archivio A. Cervetto, Savona; Archivio Biblioteca Franco Serantini, Carte GAAP, Comitato nazionale dei GAAP; Comune di Torino, Ufficio di stato civile.

Bibliografia: F. Bertolucci, Gli anarchici italiani deportati in Germania durante il Secondo conflitto mondiale, «A : rivista anarchica», aprile 2017, pp. 63-98; A. Cervetto, Carteggio 1948-1953, Milano, Lotta comunista, 2018, ad indicem; Id., Carteggio 1954-1958, Milano, Lotta comunista, 2019, ad indicem; Gruppi anarchici d'azione proletaria. Le idee, i militanti, l'organizzazione. 1. Dal Fronte popolare alla "Legge truffa": la crisi politica e organizzativa dell'anarchismo, a cura di F. Bertolucci, Pisa-Milano, BFS-Pantarei, 2017; Gruppi anarchici d'azione proletaria. Le idee, i militanti, l'organizzazione. 3. I militanti: le biografie, a cura di F. Bertolucci, Pisa-Milano, BFS-Pantarei, 2019, ad indicem.

Collezione

Persona

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