MOTTARAN, Pietro
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- MOTTARAN, Pietro
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Adria
- Data di nascita
- June 20 1887
- Luogo di morte
- Padova
Biografia / Storia
- Nasce a Adria (RO), il 20 giugno 1887 da Giuseppe e Fortunata Busso, tipografo. Condivide le idee libertarie con il fratello minore Agosto detto Mario (n. ad Adria il 9 ottobre 1890). Da un cenno biografico della questura di Rovigo si sa che svolge propaganda tra gli operai tipografici invitandoli a unirsi in una lega per scioperare. Nel febbraio 1911 lavora a Feltre in una tipografia; si sposta quindi a Mestre. Nel giugno dello stesso anno viene rintracciato a Bologna, poi a Sacile (UD). Nel febbraio 1912 vive a Venezia poi a Torino dove viene fermato e munito di foglio di via obbligatorio. Nel luglio 1912 rintracciato a Intra, dove lavora in una tipografia. Rintracciato a Lugano. Nell’agosto viene condannato a sei giorni di arresto per contravvenzione al foglio di via. Nel gennaio 1913 lavora in provincia di Como. Nel novembre 1914 fermato a Vercelli e tradotto a Adria. Contrario alla guerra come il fratello che il 31 luglio 1918 verrà condannato all’ergastolo per diserzione (poi l’anno successivo verrà amnistiato). Pietro nel novembre 1915 viene fermato a Milano e la vigilanza su di lui rimane stretta. Nuovamente a Milano nel 1919 dove rimane fino al 1927 lavorando saltuariamente come tipografo. Nel novembre 1927 viene arrestato a Torino e rimpatriato. Trascorre alcuni anni nel manicomio di San Servolo a Venezia. Nel 1930 viene fermato a Chiavari e accompagnato a Adria, da dove scompare nuovamente. Il 10 giugno1930 viene assegnato al confino a Lipari per cinque anni. Scrive la questura nel settembre 1936: “Continua a condurre un tenore di vita ozioso e vagabondo senza dare segni di ravvedimento. Fin da ragazzo è stato imbevuto di idee sovversive, frequentando sempre persone di cattivi precedenti. Dal 1906 ha riportato condanne per reati diversi: porto abusivo di armi, offese alla pubblica decenza, furto e mendicità. Vive mendicando o rubando. Ripetutamente fermato e rimpatriato: appena viene rimesso in libertà si rende irreperibile sfuggendo a qualsiasi sorveglianza. Viene nuovamente ammonito ma il giorno successivo si dilegua. Nell’aprile 1937 viene fermato e incarcerato a Bologna: condannato per contravvenzione all’ammonizione a quattro mesi e quindici giorni di arresto. Scontata la pena viene tradotto a Adria e nuovamente ammonito. Nel luglio dello stesso anno è fermato a Padova dopo un nuovo allontanamento. Condannato a quindici giorni di arresto e poi ancora a tre mesi per contravvenzione all’ammonizione. L’anno successivo viene arrestato a Modena e denunciato per contravvenzione al monito. Assegnato al confino per tre anni e destinato alla colonia di Ustica. Muore a Padova nel 1947. (V. Zaghi)
Fonti
- Fonti: Archivio di Stato Rovigo, Questura, Casellario Politico, b.36 e 37 (Mottaran Agosto), ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Giuseppe e Fortunata Busso
Bibliografia
- 2004