MOSCARDINI, Antonio
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- MOSCARDINI, Antonio
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Castel Viscardo
- Data di nascita
- January 16 1896
- Luogo di morte
- Cornigliano
Biografia / Storia
- Nasce a Castel Viscardo (TR) il 16 gennaio 1896 da Fulvio e Giustina Calandrini, aggiustatore, fabbro. Abbandona gli studi dopo le scuole elementari. Si avvicina al movimento anarchico fin dal primo dopoguerra. Strenuo oppositore del fascismo, nel 1921, milita negli Arditi del popolo di Terni. Nel 1922 è arrestato per tentato omicidio di un fascista e poi prosciolto per insufficienza di prove. Emigra in Francia l’anno successivo per stabilirsi a Bagnolet, vicino Parigi. Viene iscritto in “Rubrica di frontiera” quale appartenente a Giustizia e Libertà. Nel 1933, M. è tra i militanti del gruppo anarchico di Fontenay-sous-Bois (lo stesso in cui milita L. Gamba) e due anni dopo viene espulso, insieme ad altri compagni di fede, dalla Francia. Partecipa alle agitazioni per ottenere il diritto d’asilo, per poi accorrere – insieme a Cesare Bodelacci – in difesa della rivoluzione spagnola, nel novembre del 1936. Si arruola nella Colonna italiana e a Barcellona si occupa, per conto delle formazioni libertarie, del flusso di armi e volontari provenienti dalla Francia. Ritornato in Francia nel giugno del 1938, M. viene arrestato per infrazione al decreto di espulsione. Dopo aver scontato sei mesi di detenzione, si trasferisce clandestinamente a Bruxelles dove, nel luglio del 1939, presenta un “atto di ravvedimento” al console italiano. Munito di foglio di via, tre mesi dopo fa rientro in Italia, dove viene arrestato. Tradotto a Terni e accusato di aver militato nelle milizie rosse, viene assolto e una volta liberato, nel novembre dello stesso anno, si trasferisce a Cornigliano (GE). Qui si occupa nello stabilimento ilva di Campi (GE). Attivo nel movimento anarchico clandestino, milita nei Comitati d’agitazione sindacale ed entra a far parte del Comitato di Liberaziione Nazionale aziendale nel 1945. Nel dopoguerra continua la sua militanza (Federazione Comunista Libertaria Ligure e poi Federazione Anarchhica Ligure) nei gruppi anarchici del ponente cittadino. Attivo sindacalmente nei Comitati Difesa Sindacale, fa parte del direttivo provinciale FIOM. Muore a Cornigliano il 26 aprile 1961. (E. Francescangeli - G. Barroero)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio di Stato Perugia, Questura, Schedati, ad nomen; Archivio Storico del Centro di Documentazione di Pegli, Verbali FCLL; Istituto Storico della Resistenza in Liguria, Fondo AM; (T.A.) [Necrologio], «Umanità nova», 21 mag. 1961.
Bibliografia:G. Gubitosi, Il diario di Alfredo Filipponi, comandante partigiano, Perugina 1991; L. Brunelli-G. Canali, L’antifascismo umbro e la guerra civile spagnola, Perugina 1992; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939, Tre anni di storia da non dimenticare, Roma 1996, ad nomen; Francescangeli, ad indicem.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Fulvio e Giustina Calandrini
Bibliografia
- 2004