PENAZZI, Giovanni

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
PENAZZI, Giovanni

Date di esistenza

Luogo di nascita
Dozza
Data di nascita
April 3 1887
Luogo di morte
Imola

Biografia / Storia

Nasce a Dozza (BO) il 3 aprile 1887, figlio di Luigi e Maria Zanoni, muratore. Aderisce fin da giovane al gruppo anarchico “Amilcare Cipriani” di Imola (BO), distinguendosi per la sua propaganda anarchica e sindacalista, con buoni risultati soprattutto presso la categoria dei muratori. Nel 1912 fonda un “Comitato pro stampa rivoluzionaria-antistatale”. Collabora ai periodici anarchichi «L’Agitatore» di Bologna e «Il Pungolo» di Imola. Fervente oppositore della guerra libica, distribuisce materiale e pubblicazioni antimilitariste: colto in flagrante in occasione della partenza delle reclute imolesi della classe 1892 (9 settembre 1912) è arrestato a accusato anche di oltraggio e rifiuto di ubbidienza: la Pretura di Imola lo condanna a trentacinque giorni di reclusione e trenta lire di ammenda. È ancora denunciato in occasione del 1° maggio 1913 per diffusione di manifestini senza licenza. Sempre nello stesso anno viaggia in Francia e in Svizzera; il 18 giugno partecipa al convegno anarchico di Bologna come delegato imolese del gruppo “A. Cipriani”. Nel 1914 si distingue per la sua attività propagandistica nella campagna pro Masetti. Dopo il 1° conflitto mondiale è molto attivo come dirigente dell’USI a Imola e a Castelbolognese (RA); in occasione dei moti imolesi del carovita (luglio 1919) viene denunciato e arrestato (amnistiato nel febbraio 1920). Ripetutamente fermato e denunciato, perseguitato e picchiato dai fascisti, si rifugia all’inizio del 1924 a Reims in Francia. Il 5-6 settembre 1925 partecipa a Parigi come delegato di Imola al Congresso dell’USI in esilio. Rientra in Italia nell’aprile 1935, e arrestato è obbligato a fare atto di sottomissione al regime. Sorvegliato e diffidato, nel 1936 gli viene negato il passaporto per la Francia in occasione della guerra civile spagnola (il figlio diciannovenne Graziano, anarchico, riuscirà nell’intento e combatterà nelle Brigate Garibaldi). È arrestato e ammonito il 14 gennaio 1941 per aver pronunciato discorsi disfattisti in pubblico. Nel dopoguerra aderisce alla FAI, operando un’intensa opera di di diffusione delle pubblicazioni libertarie fino alla scomparsa. Muore a Imola il 23 giugno 1953. (T. Marabini - R. Zani)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Bibliografia: A. Albertazzi, L. Arbizzani, N.S. Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo bolognese (1919-1945). Dizionario biografico, 6 voll., Bologna 1986-2003, ad nomenAntifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma 1988-1995, ad nomen; N. Galassi, Il fascismo a Imola (1914 -1929), Imola, 1993. 

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Luigi e Maria Zanoni

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

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