PEDRINI, Belgrado

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
PEDRINI, Belgrado

Date di esistenza

Luogo di nascita
Carrara
Data di nascita
May 5 1913
Luogo di morte
Carrara

Biografia / Storia

Nasce a Carrara (MS) il 5 maggio 1913, da Guglielmo e Rosa Vannacci. Si avvicina giovanissimo all’anarchismo attraverso la lettura delle opere di Nietzsche, Stirner, Bakunin, Kropotkin, Malatesta e Cafiero e, assieme ai compagni di Carrara, svolge svariate azioni contro il regime fascista che gli procurano denuncie e condanne per propaganda clandestina. Nel 1937-38 viene rinchiuso nel penitenziario di Pianosa ove conosce e stringe amicizia con numerosi detenuti antifascisti, tra i quali il socialista Sandro Pertini. Rimesso in libertà, rientra nel carrarese impegnandosi nuovamente in un’intensa attività sovversiva. Una sera del 1942, in un’osteria, P., assieme ai compagni Giovanni Zava e Gino Giorgi, disarma e schiaffeggia cinque fascisti. Ricercati dalla milizia, i tre riparano a Milano dove, nel novembre 1942, vengono sorpresi da una pattuglia di polizia ad attaccare dei manifesti invitanti gli italiani a sollevarsi contro la guerra. Dopo un lungo conflitto a fuoco, i tre riescono a dileguarsi e, su un treno merci, raggiungono Genova prima e La Spezia poi. Attivamente ricercati dall’OVRA, e definiti da «Il Popolo d’Italia» come pericolosi “malfattori e sabotatori della resistenza morale delle forze armate”, P., Zava e Giorgi vengono intercettati da alcuni agenti di PS in una pensione della città ligure. Ne nasce un conflitto a fuoco che si protrae per diverse ore e si conclude con l’arresto dei tre anarchici, gravemente feriti, e la morte di un poliziotto. Tradotti al carcere di La Spezia, nel 1943 vengono trasferiti in quello di Massa, in attesa del processo e della certa fucilazione. Nel giugno del 1944, alcuni partigiani della formazione “Elio” con una fulminea azione riescono a liberare i detenuti del carcere massese, sicché P. decide di unirsi a loro nella lotta contro i fascisti e i tedeschi. Prende parte a numerosi combattimenti e a svariate azioni di sabotaggio svolte da detta formazione partigiana nel comprensorio apuano. All’indomani della liberazione, nel maggio 1945, P. viene nuovamente arrestato per i fatti accaduti nel 1942 a La Spezia. Misconoscendo la valenza politica di tali avvenimenti, la magistratura condanna P., nel maggio 1949, all’ergastolo, pena che viene poi commutata in trent’anni di reclusione. Continuamente trasferito da un carcere all’altro, a causa dei suoi tentativi di evasione e delle numerose rivolte fomentate, P. si dedica allo studio dei classici della letteratura e della filosofia. Autodidatta, compone, tra un letto di contenzione e una cella d’isolamento, numerose poesie, tra cui Schiavi – scritta nel 1967 a Fossombrone – che, musicata, diventerà celebre all’interno del movimento anarchico col titolo de Il Galeone. Riacquistata la libertà il 17 aprile 1975, grazie anche ad un’intensa campagna internazionale per la sua scarcerazione portata avanti dagli anarchici, P. riprende immediatamente la sua attività e, assieme ai propri compagni di fede – tra cui Giovanni Mariga, Zava e Goliardo Fiaschi –, apre a Carrara il Circolo Culturale Anarchico prima e il Circolo Anarchico “Bruno Filippi” poi. Redige numerosi manifesti e volantini, s’impegna nella ristampa dello scritto di Bruno Filippi L’iconoclasta (1978) e nella realizzazione del giornale, «L’Amico del Popolo», che vedrà la luce qualche mese dopo la sua scomparsa. Muore a Carrara l’11 febbraio 1979. (G. Vatteroni)

Fonti

Fonti: Archivio “Germinal” – Carrara, Carte Belgrado Pedrini; Belgrado Pedrini, «L’Internazionale», Ancona, 10 mar. 1979.

Bibliografia: scritti di P.: “Noi fummo i ribelli, noi fummo i predoni…” Schegge autobiografiche di uomini contro, Carrara, 2001; Versi liberi e ribelli. Poesie, Carrara, 2001; scritti su P.: M. Genovese, Più dell’ergastolo, «ABC» (21 nov. 1974), pp. 64-65.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Guglielmo e Rosa Vannacci

Bibliografia

2004

Oggetto

Persona

Collezione

città