PARRINI, Orlando

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
PARRINI, Orlando

Date di esistenza

Luogo di nascita
Sarteano
Data di nascita
April 15 1882

Biografia / Storia

Nasce a Sarteano (SI) il 15 aprile 1882 da Andrea e Marina Timitilli, muratore. Giovanissimo, abbraccia le idee anarchiche e il 4 luglio 1900 viene denunciato per grida sediziose e “delitto contro lo Stato”. Il primo agosto 1906 è schedato dalla Prefettura di Siena, che ne segnala l’attività di propagandista e il disprezzo verso le autorità. Tre giorni dopo emigra a Piombino, dove presta la sua opera agli alti forni del ferro. In seguito si trasferisce a Portoferraio, dove svolge lo stesso lavoro nello stabilimento siderurgico. Il 29 ottobre 1915 viene condannato dal Tribunale di Volterra per furto aggravato a 15 mesi di reclusione (pena ridotta a 10 mesi in appello) e dopo la scarcerazione viene mandato al fronte. A guerra finita, torna a Piombino e il 7 maggio 1923 viene arrestato a Portoferraio perché sorpreso in possesso di 19 tubi di dinamite e di 39 capsule detonanti. Altri 27 tubi vengono rinvenuti nella sua casa di Piombino, insieme a 40 inneschi. Condannato a un anno e tre mesi di carcere dal Tribunale di Portoferraio il 19 giugno 1923, è costretto a munirsi di carta di identità come oppositore, dopo le leggi eccezionali (novembre 1926). Inserito alla fine del 1929 nell’elenco delle persone da arrestare in determinate contingenze, viene fermato il 20 gennaio 1930 perché è in rapporti epistolari con il repubblicano Adelmo Panerai di Follonica e perché lo si sospetta di aver preparato “un complotto alla linea ferroviaria”. Denunciato al Tribunale speciale per la difesa dello Stato, viene prosciolto il 9 marzo 1930 e rilasciato. Incluso nell’elenco degli oppositori capaci di compiere atti terroristici nel 1933, è sorvegliato negli anni successivi, poi, il 23 luglio 1941, viene radiato dalle liste degli attentatori e delle persone da arrestare in determinate circostanze e mantenuto soltanto in quella dei sovversivi quale anarchico. S’ignorano data e luogo di morte. (F. Bucci - R. Bugiani - G. Piermaria)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, S13A, b.7.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Andrea e Marina Timitilli

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

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