PARISOTTO, Piero

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
PARISOTTO, Piero

Date di esistenza

Luogo di nascita
Savona
Data di nascita
20/09/1925
Luogo di morte
Savona
Data di morte
26/04/1953

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Savona il 20 settembre 1925 da Fausto e Natalina (Lina) Perlo. Rimasto orfano del padre da bambino, studente liceale matura la scelta antifascista e dal 1943 è membro del “Fronte della gioventù per l’indipendenza nazionale e per la libertà” e nel marzo 1944 è un effettivo partigiano combattente in città. Organizza il distaccamento Gatti, della Brigata Falco, della Divisione sap “Antonio Gramsci”, operante a est del torrente Letimbro nei quartieri di Lavagnola, Santuario e Vallepiana distinguendosi, con il nome di battaglia di comandante “Alce”, in azioni che lo fanno ricordare come uno dei sappisti più coraggiosi e spericolati. Dopo il 25 aprile 1945 è arruolato nella polizia partigiana, costituendo contemporaneamente un gruppo di giovani comunisti. Nel necrologio a lui dedicato da Cervetto, scritto per «L’Impulso», si legge: «Ben presto si accorse che i suoi ideali, quegli stessi ideali che aveva avuto nella speranza e perfezionato nello studio assiduo e nell’interesse teorico, erano sempre in contrasto con la linea revisionista e legalitaria del Partito, dove era entrato nel 1945. Nel 1946 diede le dimissioni, accettate dal pci, ed insieme promuovemmo la formazione di un gruppo anarchico giovanile». La nascita e le vicende del gruppo anarchico di Savona “Né Dio Né padrone” portano il segno di questa esperienza partigiana entrata in conflitto con la politica di “compromesso” voluta da Togliatti. L’8 aprile 1949 Cervetto scrive a Masini di P.: «un giovane compagno al quale sono legato da una comune amicizia, date le sue particolari doti di sincerità e di coerenza pratica. I libri che leggo io li legge anche lui, i problemi ideologici, sociologici, attivistici e culturali sono, perciò, fonte di discussione e di ricerche comuni. È, come me e la maggior parte dei giovani compagni, uno dei tanti che cerca i modi, i mezzi, le innovazioni essenziali per poter portare l’anarchismo in una via sociale di lotta concreta... verrà a Livorno e lo conoscerai». P., che frequenta con gli altri giovani casa Marzocchi, inizia la collaborazione a «Umanità nova» con re­censioni di libri come La via della libertà di Howard Fast, Non aspettiamo niente di Tom Kromer, e Omaggio alla Catalogna di George Orwell. Collabora anche con il giornale anarchico torinese «Era nuova» con articoli su cultura e letteratura che dimostrano una forte curiosità intellettuale e sensibilità libertaria (Un poeta sociale: Edgar Lee Masters, 1 maggio 1950, p. 3). In uno di questi articoli P. presenta la propria idea dell’anarchismo basata sulla necessità della «propaganda dei fatti, dell’agitazione e dell’azione diretta» al fine di uscire dalla palude della «pacificazione» e rilanciare la prospettiva rivoluzionaria (Preoccupazioni, 15 febbraio 1950, p. 2.) In un successivo articolo professa tutto il suo internazionalismo libertario: «Né il Capitalismo di Stato che impera in Russia, né il capitalismo borghese delle nazioni dominate dall’America, interessano la nostra battaglia. La vera battaglia, la battaglia liberatrice per le classi oppresse è un’altra: è quella rivoluzionaria, combattuta dal popolo e dai lavoratori, al di fuori delle competizioni militariste e imperialiste degli Stati» (La vera battaglia, 1° settembre 1950, p. 1). P. aderisce con entusiasmo e forza di volontà al Gruppo d’iniziativa per un movimento “orientato e federato”, in particolare al collettivo di studio da questi promosso nell’estate del 1950, dimostrando fin da subito i suoi interessi politici e culturali maturati nelle insaziabili e appassionate letture. Legge L’amore libero di Charles Albert; Dialettica della natura di Friedrich Engels; L’azione cattolica in Italia di Giorgio Candeloro; Americanismo e fordismo di Antonio Gramsci; Dittatura e rivoluzione di Luigi Fabbri; Prime lotte socialiste di Anselmo Marabini, etc. (Corrispondenze, «Cantiere» bollettino bimestrale del collettivo di studio, ottobre-novembre 1950, p. 5) dimostrando anche interesse per la storia politica ed economica. Nello stesso periodo suoi articoli appaiono anche su «Il Libertario» dove pubblica un intervento dal titolo Non anticomunisti ma antistaliniani, in cui sostiene che la rivoluzione russa, rimasta isolata, innestò la marcia indietro sotto la guida degli stalinisti, ma solo gli anarchici nel tempo presente possono rialzare la bandiera del comunismo internazionalista e libertario. Poco dopo pubblica, sullo stesso giornale, la recensione del volume di A. Gramsci Americanismo e fordismo. Intanto si impegna nel lavoro del gruppo e in giri di propaganda per la riviera ligure di Ponente, aderendo ai gaap. Ma, il non poter vedere sorgere il mondo che aveva sognato, il vedere tornare a galla tutto quello che aveva creduto liquidato, il vedere la reazione alzare la testa di fronte a un movimento operaio privo di direzione rivoluzionaria, minano il suo fisico e il suo morale. P. prende la decisione di suicidarsi e lo fa il 26 aprile 1953 sul prolungamento a mare di Savona. Una grande bandiera rosso-nera accompagna il suo funerale e Umberto Marzocchi pronuncia un sentito discorso commemorativo. Successivamente il gruppo locale dei gaap prenderà il nome del comandante “Alce” a dimostrazione dell’affetto che i militanti savonesi conservarono nei suoi riguardi. (F. Bertolucci).

Fonti

Fonti: Archivio A. Cervetto, Savona; Archivio Biblioteca Franco Serantini, Carte GAAP, Comitato nazionale dei GAAP; ilsrec Banca dati partigiani liguri; A. Cervetto, Piero Parisotto (Alce), «imp», 15 mag. 1953; U. Marzocchi, Piero Parisotto, «un», 17 maggio 1953.


Bibliografia: L. Pisani, Piero Parisotto, in Dizionario biografico degli anarchici italiani, 2 tomi, Pisa, BFS, 2003-2004, t. 2, pp. 296-97; M. Bellonotto, I compagni di Stefano: storie di partigiani di città (Savona 1943-1945), Savona, E. Ferraris, 2005, ad indicem; A. Cervetto, Ricerche e scritti. Savona operaia: dalle lotte della siderurgica alla Resistenza, Milano, Lotta comunista, 2005, pp. 314, 342; G. La Barbera, Lotta comunista: il gruppo originario 1943-1952, Milano, Lotta comunista, 2012, ad indicem; P. Iuso, Gli anarchici nell’età repubblicana: dalla Resistenza agli anni della Contestazione 1943-1968, Pisa, BFS, 2014, p. 137; G. La Barbera, Lotta comunista: verso il partito strategia 1953-1965, Milano, Lotta comunista, 2015, ad indicem; A. Cervetto,  Opere 23. Carteggio 1948-53, Milano, Lotta comunista, 2018, ad indicem; A. Cervetto, Opere 25. Carteggio 1959-65, Milano, Lotta comunista, 2019, ad indicem.

Bibliografia

2004

Collezione

Persona

città